Questa mattina la seconda commissione consiliare del Comune di Orvieto esaminerà la proposta del sindaco di modifica del regolamento consiliare, che prevede di ridurre a una le tre commissioni di indirizzo oggi esistenti. Il motivo che addurrà Còncina sarà la semplificazione dei lavori, in quanto in Consiglio ci sono cinque gruppi costituiti da una sola persona e quindi l’impegno per i capigruppo è insostenibile. Oltre a questo è evidente il risparmio di personale che assiste alle commissioni e di rimborso ai datori di lavoro dei consiglieri che partecipano. Tutti motivi che non fanno una piega e che in periodo di magra sarebbero comprensibili se non compromettessero il funzionamento della dinamica democratica. Le commissioni svolgono infatti un ruolo importante nella preparazione e nell’approfondimento dei lavori del Consiglio comunale e per giustificarne la soppressione è necessario qualche motivo più consistente dal punto di vista di Còncina e compagni. E infatti il sindaco, in un sol colpo, riesce a risolvere più di un problema . Oltre ad avere il controllo totale dell’Amministrazione, riesce finalmente a cacciare Bugnini, Gialletti e Moscetti dalla presidenza delle commissioni e ad eleggere un rappresentante del centrodestra alla presidenza della commissione che riassumerà le tre precedenti. Un espediente raffinato che, di fronte alla resistenza ad alzarsi dalla poltrona dei tre consiglieri, elimina l’incarico e chiude la questione.
L’argomento è anche all’o.d.g. del Consiglio comunale di lunedì.