Sulle scelte dell’ATI rifiuti e sulla collocazione a Fabro dell’impianto di riciclaggio, come lamentato da Concina e Margottini, sono intervenuti i sindaci del PD dell’Orvietano, a chiarire il loro punto di vista e aprono ai contributi di tutti.
Di seguito la nota diffusa dai sindaci PD
“Un fiume di parole per tentare di annacquare il solito minestrone scegliendo di autocelebrarsi invece di promuovere atti concreti per una reale strutturazione del sistema dei rifiuti. Questo e’ quanto hanno saputo fare il sindaco, Toni Concina, e il suo fido assessore Claudio Margottini, con il singolare tentativo di mettere “il cappello” sulla programmazione di uno sviluppo dell’impiantistica del riciclo e del riuso nel territorio orvietano.
Spossati dalla calura, Concina e Margottini, hanno addirittura spostato la localizzazione dell’impianto di riciclo e riuso dei rifiuti a loro piacere su e giù per l’Orvietano, quando invece la proposta di polo innovativo del riciclo e del recupero, fatta in assemblea dell’Ati 4 dai sindaci del Pd dell’Orvietano è per Orvieto e il suo Comprensorio. Non avendo in nessun intervento citato, da parte di tutti i sindaci nessun altro territorio, è singolare la reazione di Margottini e lascia il dubbio di dove, il fido assessore, abbia ricavato certe fantomatiche ricostruzioni.
Nella stessa assise dell’Ati è stato chiesto, e recepito da parte dell’assemblea, di non frapporre ostacoli a un progetto per l’area dell’Orvietano. La definiamo area dell’Orvietano perché, da quello che ci è dato sapere, la nuova area industriale del Consorzio Crescendo, che si trova nel Comune di Orvieto, ancora non ha tutte le approvazioni urbanistiche necessarie.
La vera sfida è quella di avere un progetto credibile, e non enunciazioni generiche, su cui chiamare l’imprenditoria orvietana a giocare un ruolo determinante, fermo restando che i sindaci del comprensorio si faranno garanti, perché Ati e Regione mantengano gli impegni che hanno assunto: sia per quanto riguarda il livello autorizzativo, sia per il sostegno economico. Il profilo del piano adottato e delle volontà scaturite dall’assemblea, sono quelle di non considerare il territorio orvietano solo come sede di discarica.
Per quanto ci riguarda, non vogliamo in nessun modo cadere in sterili polemiche, ma siamo fin da ora disponibili, già nella prossima settimana, ad programmare un incontro per lavorare concretamente alla stesura di un progetto per l’Orvietano, che affronti in modo definitivo il ciclo completo di raccolta differenziata, riuso e riutilizzo dei materiali provenienti da rifiuti. Diamo un segnale tutti insieme di coesione di un intero territorio, almeno su materie così importanti per il nostro avvenire: sociale, ambientale ed economico”.