ORVIETO – Un ospedale più in buona salute di quanto non venga avvertito comunemente. Tra primariati in via di copertura e mobilità passiva in diminuzione (il tutto con numeri di rilievo rispetto ai servizi e alle prestazioni erogate), il Santa Maria della Stella non è il malato agonizzante che viene spesso descritto. E’ quanto emerge dai dati e dalle informazioni fornite dalla direzione generale e sanitaria a margine dell’incontro di venerdì sulla commissione patenti e all’indomani della proroga della nomina di Panella. Con i tagli del governo centrale, la sanità umbra e orvietana si prepara ad un autunno caldo, proprio mentre la Regione ha chiesto ai direttori generali di portare a termine entro l’anno le riorganizzazioni iniziate.
Da dove parte e quali sono le novità più imminenti per il Santa Maria della Stella di Orvieto? Partiamo dai primariati e dal personale. Tanto per cominciare, al di là della comune percezione, va detto che le risorse umane tra il 2010 e il 2011 sono aumentate (e non diminuite) passando da 340 a 352. In autunno, aprirà la nuova terapia intensiva con un aumento dei posti letto, da 2 a 5, cui corrisponderà anche un potenziamento dell’organico sia medico che infermieristico. Per il 6 settembre è fissata, inoltre, la prova di concorso per la copertura del primariato, vacante da tempo, di Ortopedia. Segnale importante soprattutto perché è il reparto in cui si registra la più alta fuga di pazienti verso altre strutture. Sempre a settembre, l’11, ci sarà la selezione per due assistenti in Chirurgia. Previsto anche il potenziamento della Gastroenterologia con la sostituzione della dottoressa Maria Federica Franciosini e con la dotazione di un ulteriore medico. Entro la fine dell’anno dovrebbe essere nominato anche il nuovo primario della Radiologia, con il concorso che dovrebbe uscire dopo l’estate. Dopo il pensionamento a luglio di Lanfranco Livolsi il reparto è diretto dal primo agosto da Ugo Ciammella, facente funzioni. Due dirigenti facenti funzioni guidano da mesi anche i reparti di Cardiologia e Pronto soccorso. La Asl in entrambi casi è in attesa del via libera della Regione per indire i concorsi.
Quanto ai numeri il Santa Maria della Stella continua a soffrire per le fughe di pazienti verso altri ospedali regionali ed extraregionali (soprattutto in Ortopedia, Riabilitazione, Protesi ortopediche, Oncologia medica, Chirurgia oncologica, Chirurgia pediatrica e Oculistica). La mobilità passiva, più preoccupante in alcuni servizi come l’Ortopedia e le Protesi che in altri, è comunque nel suo complesso in calo ed è passata da 3016 a 2743 pazienti dal 2009 al 2011. L’ospedale di Orvieto, di contro, è anche attrattivo, con una mobilità attiva del 32% per i ricoveri ordinari e del 34% per i day hospital. In calo, negli ultimi tre anni, il tasso di ospedalizzazione sceso da 188,35 del 2009 a 158,06 del 2011 ogni 1000 abitanti, costante la durata media del ricovero (attorno ai sei giorni) mentre è diminuita la degenza media pre operatoria che è passata da oltre due giorni a un solo giorno. Infine sono stati pressoché dimezzati i ricoveri impropri (da 1011 nel 2009 a 652 nel 2011).
Sotto, i numeri dell’ospedale di Orvieto nel 2009-10-11 in formato PDF