(da Zorro, a cura di Gianni Marchesini)
La storia della Drogheria degli Svizzeri è un esempio di ciò che può essere creato dagli esseri umani quando all’intraprendenza, al coraggio e all’intelligenza si aggiunge l’amore per il proprio lavoro. Chi, per propria responsabilità o per avversità delle sorte, non prova o non ha provato l’amore per il proprio lavoro, è degno di essere commiserato.
Per molti mesi la Drogheria degli Svizzeri è stata messa in vendita senza che si facessero avanti soggetti interessati a rilevare e a continuare la tradizionale attività dell’azienda. Per quel che ne so, non era in questione la capacità dell’azienda di produrre reddito, ma quel che spaventava era l’impegno che essa richiedeva.
È un peccato, sia perché Orvieto perde un pezzo della sua storia, sia perché ciò dimostra che c’è, nella crisi della nostra città, una componente che riguarda il nostro livello morale.
Senza prenderla troppo alla larga, basti il paragone tra una drogheria e un boutique.
La drogheria, soprattutto una drogheria di eccellenza come quella degli Svizzeri, conserva, tutela e trasmette consuetudini alimentari che si sono formate nel corso dei secoli, offre prodotti permeati dal valore della tradizione. E tradizionale è, letteralmente, ciò che viene trasmesso da una generazione all’altra perché risponde alle necessità autentiche degli esseri umani, sia a quelle naturali sia a quelle culturali.
La boutique, anche la più raffinata, offre prodotti effimeri che non rispondono a necessità autentiche, ma a quelle indotte dalla moda, cioè dalle tendenze che la propaganda, un tempo occulta e ormai volgarmente sfacciata, impone sollecitando la vanità, che è la più ridicola delle degenerazioni morali.
L’onda della moda spolpa con particolare perfidia le sostanze delle classi sociali di più recente benessere, arricchisce pochi diabolici inventori e distruttori di tendenze, progettisti di provocazioni continuamente rinnovate, coinvolge miriadi di piccoli mercanti che s’illudono di arricchirsi creando aziende che sono effimere come i prodotti che smerciano.
La Drogheria degli Svizzeri è vissuta per un secolo e mezzo e sarà per molti decenni oggetto di rimpianto.
Quanto dura mediamente una boutique? Quanti minuti ne dura il rimpianto?