ORVIETO – Dal 30 luglio al 24 agosto si svolgono in località Campo della Fiera di Orvieto le ricerche archeologiche condotte su concessione ministeriale dall’Università di Perugia e dirette dalla Prof.ssa Simonetta Stopponi.
“I lavori – fanno sapere i responsabili della campagna di scavo – rientrano nell’ambito di un progetto reso possibile dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto che crede nell’iniziativa concedendo il necessario sostegno finanziario e dimostra generosa liberalità nei confronti di attività istituzionali dell’Università ed attenzione alla storia e alla cultura del territorio orvietano. Anche altre Istituzioni collaborano al buon esito dell’impresa: il Comune di Orvieto fornisce alloggio gratuito ai partecipanti, la Protezione Civile e il Centro Servizi Manutenzione di Orvieto offrono il loro attivo aiuto, l’Opera del Duomo ha concesso per venti anni al Comune i terreni di sua proprietà per lo svolgimento delle ricerche”.
I risultati finora ottenuti sono di grandissimo interesse e documentano l’importanza storica di un sito che dalla metà del sesto secolo a.C. fu l’importante santuario federale etrusco, divenendo poi luogo di culto romano e continuando in epoca cristiana e medievale, quando fu sede della chiesa di San Pietro in vetere. La sua funzione di luogo sacro ebbe dunque lunghissima vita e perdurò per 1900 anni, fino alla Peste Nera del 1348.
Nel 2011 i lavori hanno consentito di mettere in luce edifici ed oggetti di grande valore storico. Alcuni fra i più importanti materiali sono già esposti presso il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto.