ORVIETO – Palazzo dei congressi, la palla in mano al sindaco. Al termine di un vertice di maggiorana svoltosi nella giornata di lunedì, è stata questa la decisione a proposito del cosiddetto “progetto Marchesini”, ovvero l’idea di affidare all’associazione Te.Ma. una serie di servizi cittadini – dal palazzo dei Congressi, alla sala del Carmine passando per il pozzo di San Patrizio, la scuola di musica e l’Albornoz – contro gli intendimenti dell’assessore direttamente interessato, ovvero Marco Marino. Dopo il confronto in maggioranza, ogni decisione è stata rimessa al primo cittadino. Dalla scelta del sindaco e da quella successiva della Te.Ma. dipende non solo l’assetto complessivo di molti importanti servizi, ma anche la tenuta di Marino come presidente e della Te.Ma. e forse anche come assessore.
La decisione non è semplice, e tortuosa sembra si stia rivelando la strada anche per arrivare legalmente ad un affidamento senza bando. La questione, tra l’altro, è strettamente legata alla trattativa in corso con gli albergatori sulle modalità di applicazione della tassa di soggiorno. Federalberghi, infatti, come noto, lavora da tempo su un progetto di gestione del pala congressi