La Giunta ha approvato l’adesione del Comune di Orvieto al Progetto “Patrimonio Comune” per la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. Con una quota di adesione di euro 1.000,00 prevista nel bilancio di previsione 2012, il Comune acquisirà lo status di sostenitore della “Fondazione Patrimonio Comune” costituita il 17 aprile 2012 dall’ANCI allo scopo di sviluppare e diffondere la cultura della valorizzazione e della gestione attiva del patrimonio di proprietà dei Comuni italiani, supportando e collaborando con tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati a compiere operazioni straordinarie sugli asset degli enti locali (proprio lunedì prossimo il Consiglio Comunale sarà chiamato ad approvare il relativo schema di convenzione quadro tra il Comune di Orvieto e la “Fondazione Patrimonio Comune”).
Lo status di sostenitore comporta per il Comune, l’accesso a una serie di sostegni da parte di ANCI e IFEL che, nel dicembre 2009 hanno avviato il Progetto “Obiettivo Patrimonio Immobiliare” finalizzato appunto a supportare i Comuni rispetto alle attività di censimento, analisi del portafoglio immobiliare e attuazione delle scelte strategiche in materia di patrimonio immobiliare.
Negli ultimi anni per gli enti locali, si è registrata una combinazioni di fattori che ha reso improrogabile un cambio di approccio con il proprio patrimonio immobiliare. In particolare, il contesto normativo degli ultimi due decenni è stato caratterizzato dal progressivo conferimento, sulla strada del federalismo, di una maggior autonomia finanziaria e tributaria che ha implicato la progressiva riduzione del peso percentuale dei trasferimenti statali sulle entrate di parte corrente, non compensata completamente dal gettito di tributi locali. Ma anche dal susseguirsi di leggi finanziarie che hanno introdotto limiti (anche dal punto di vista dell’indebitamento) e tagli che hanno inciso sulle risorse degli enti e sulla possibilità di utilizzo delle stesse; dalla sempre crescente incidenza dei vincoli imposti agli enti locali dal patto di stabilità interno; e dal tendenziale ampliamento delle funzioni attribuite ai Comuni. La fase di crisi acuta attraversata negli ultimi anni dalla finanza a livello internazionale ha contribuito, inoltre, ad acuire le difficoltà degli enti.
Di qui la necessità di invertire la rotta passando dalla connotazione sociale e pubblicistica del patrimonio immobiliare pubblico a quella economico-produttiva.
L’ANCI, attraverso le proprie strutture tecniche e mediante l’attivazione del Progetto “Patrimonio Comune” offre ai Comuni attività di supporto per la valorizzazione del patrimonio immobiliare di proprietà e per l’attuazione del Decreto legislativo 85/ 2010.
Il progetto “Patrimonio Comune” prevede, le attività di: stesura di un Manuale tecnico operativo e della relativa modulistica per il censimento tecnico-fisico degli immobili di proprietà degli Enti territoriali e di supporto operativo per l’esecuzione del censimento tecnico fisico degli immobili di proprietà degli Enti territoriali; per l’individuazione della struttura logica della banca dati informatizzata per la conservazione e gestione dei dati derivanti dal censimento. Ma anche il supporto per l’individuazione della strumentazione s/w per la gestione delle principali attività tecnico-amministrative connesse alla gestione e valorizzazione dei patrimoni immobiliari; il supporto per l’analisi e la segmentazione dei portafogli immobiliari, studi di pre-fattibilità e fattibilità tecnico-urbanistica, economico-finanziaria, giuridico-amministrativa e procedurale, per la progettazione urbanistica ed edilizia, la definizione di high and best use degli immobili.
Nonché attività di: supporto per perizie, valutazioni e stime, piani di ristrutturazione/rifunzionalizzazione di beni immobili ed ogni altra operazione funzionale agli investimenti necessari per la valorizzazione dei beni d’interesse; e poi per l’ideazione, promozione e strutturazione di iniziative ed interventi di recupero, valorizzazione, riqualificazione ambientale ed efficientamento energetico, gestione e sviluppo integrato di beni immobili (compresa la definizione dei contenuti e delle modalità economiche ed operative degli interventi); per la promozione di programmi di valorizzazione e dismissione immobiliare, di progetti di sviluppo territoriale, nonché di iniziative di partenariato pubblico-privato. Ed, infine, per l’alienazione di singoli beni o di pacchetti di beni opportunamente individuati, anche mediante la promozione, costituzione, partecipazione a fondi comuni di investimento immobiliare; fino alla ideazione e realizzazione di azioni mirate di marketing e comunicazione volte a facilitare l’utilizzo economico dei beni, incluso l’asset placement sul mercato nazionale e internazionale.