Riceviamo la nota del capogruppo PD ad Orvieto e pubblichiamo
“Si è tenuta a Perugia, presso la sede regionale dell’ANCI, una riunione tra amministratori pubblici e rappresentanti di Poste Italiane per discutere dell’annunciata chiusura di alcuni uffici postali, tra i quali nel Comune di Orvieto quelli di Canale e di Sugano.
Ho partecipato all’incontro e sono intervenuto nel corso della riunione per riaffermare il concetto che Poste Italiane non può agire solo ed esclusivamente con una logica commerciale, mantenendo operativi solo quegli uffici che consentono un’elevata redditività. Può star bene che adotti criteri di economicità per ridurre i costi di gestione ma è inaccettabile che concentri la sua attività solo dove è garantito un elevato ritorno economico.
Poste Italiane ha la forma giuridica di una società per azioni ma non può dimenticare che il suo unico socio è lo Stato. È una società per azioni partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, svolge un servizio di utilità sociale ed eredita un patrimonio pubblico. Tra i principi della sua missione aziendale è esplicitamente menzionata “la capillare presenza sul territorio”, che gli deriva proprio dal fatto di essere stata sin dalla sua origine un servizio pubblico per la collettività.
Già la scorsa settimana avevo presentato a riguardo una mozione, che sarà discussa lunedi 6 agosto nel prossimo Consiglio comunale, e mi auguro che vi sia unanime consenso e che l’Amministrazione comunale voglia agire per difendere questi piccoli centri di servizio estremamente utili nelle nostre frazioni.
Giuseppe Germani
Capogruppo del Partito Democratico