Tagli, aumento delle tariffe, IMU, iniziative abbandonate o mai nate per mancanza di fondi. Viene naturale titolare il pezzo “Stangate d’Autunno” e metterci la faccia di Pizzo, Udc, consigliere delegato dal sindaco per queste cosette di quattrini.
Il suo compagno di partito Massimo Gnagnarini mi fa però notare con garbo che non è giusto affibbiare la faccia di Pizzo a qualsiasi argomento negativo riguardi l’Amministrazione comunale di Orvieto, di cui neppure fa parte. Sarebbe come mettere la faccia di Tonelli, consigliere delegato del sindaco sul tema ex caserma, ogni volta che ci si lamenta che la Piave sta lì, inutilizzata, in decadenza, senza progetti, senza iniziativa.
Gnagnarini ha ragione ma anche noi non abbiamo torto.
A chi verrebbe in mente di collegare il nostro bilancio e la nostra congiuntura economica a Romiti Maurizio, assessore per “tigna” di qualcuno, sempre assente, nonostante più volte si siano levate anche dal PdL reprimende contro gli amministratori latitanti? e quindi all’articolo su bilancio, debiti, sacrifici, o si allega la foto asettica del Comune o quella generica di soldi o quella abusata del sindaco. Oppure si dà un po’ d’anima alla notizia e si pubblica Piergiorgio, Udc, Pizzo di cognome, mezzoassesore, e non per merito suo, che l’assessore lo fa per intero.
Capisco la preoccupazione del suo compagno Gnagnarini, perché l’immagine dell’UdC locale certo non ci guadagna ad essere associato a sacrifici che durano da tre anni anni e non si sa dove vogliono parare, e afferro il senso dei suoi interventi contro l’Amministrazione orvietana per tentare di pareggiare, ma gli ricordo che due opposti si annullano e l’UdC corre il serio rischio, ad Orvieto, di diventare zero.