BOLSENA – Full immersion nella danza, a Bolsena, da lunedì 6 a mercoledì 8 agosto, al Teatro San Francesco di Bolsena, alle ore 21.15.
Lunedì 6 la compagnia Euroballetto presenterà “In volo con Zero” : balletti sulle note di Renato Zero, coreografia e regia di Marco Realino. Una bella scommessa tentare di volare nell’atmosfera emotiva delle canzoni del cantante romano. La forza e la genialità del lavoro di Zero è che quando atterri nella realtà, il suo lavoro continua a farti sentire vivo e leggero; come se si vivesse ancora nell’atmosfera emotiva, dove i sentimenti veri sono talmente vivi che si alimentano solo con il vento.
Martedì 7 agosto sarà volta del tributo a Eleonora Duse “Arte, Passione e Mito”. Lo spettacolo vuole ripercorrere in modo emozionale la costante dicotomia e contraddittorietà sentimentale che ha caratterizzato l’intera vita della Divina, indissolubilmente legata al palcoscenico. Il balletto vuole quindi omaggiarla presentandola in momenti di forte coinvolgimento emozionale percorrendo tre aspetti suggeriti già nel titolo stesso, arte, passione e mito.
L’arte è la vita. Eleonora Duse, simbolo indiscusso del teatro moderno non è solo artista, ma capocomico, manager di una sua compagnia, musa ispiratrice e soggetto artistico, donna di grande tenacia e forti passioni ma contemporaneamente vittima e carnefice della sua stessa personalità.
Ultimo appuntamento, mercoledì 8 agosto, sempre alle ore 21.15, al Teatro San Francesco di Bolsena, lo spettacolo che si ispira alla “Buona Novella” di Fabrizio De André dove movimento, parola e musica si fondono nella poesia dell’autore.Coreografia e regia di Marco Realino. All’origine di questo lavoro “L’Angelo Terreno” non vi è solo il sentito e doveroso omaggio al poeta della canzone Fabrizio De André, ma vi è soprattutto la scoperta dell’intensa condivisione di pensiero, tra il coreografo e l’autore della “Buona Novella” che fa nascere l’esigenza di una rivisitazione coreografica dell’opera musicale. Ed ecco la scoperta di Maria “donna…tra l’altra gente” che, dapprima bambina, vive poi la felicità di essere madre, oppure di Giuseppe ”falegname per forza, padre per professione”: tutti uomini, soltanto uomini.