Il direttore generale dell’ASL 4 Vincenzo Panella deve essersi accorto che c’era davvero “un velo opaco” sulle questioni riguardanti la sanità orvietana, se ha sentito l’esigenza di convocare di nuovo i giornalisti, come promesso una decina di giorni fa, in occasione della conferenza stampa per spiegare cosa era accaduto con blak out all’ospedale di Orvieto. Le informazioni offerte sono state tante, alle domande ha risposto con chiarezza e in articoli successivi tenteremo di rendere conto dei numeri che riguardano l’attività dell’ospedale e ne disegnano problemi e potenzialità. Intanto alcune considerazioni su due temi.
Uno, gli interventi successivi la blak out per mettere in sicurezza l’ospedale, due la questione della sospensione della visite ad Orvieto della commissione per rilascio o rinnovo di patenti in soggetti specifici, particolarmente anziani e disabili.
Blak out. L’incidente ha sollecitato interventi di manutenzione sostanziali, che riguardano non soltanto le batterie del gruppo di continuità o ma anche un nuovo sistema di controllo e chek up dell’impiantistica in generale e di parti strutturali dell’edificio. Insomma, un risultato finale soddisfacente, da controllare affinché alle intenzioni seguano velocemente i fatti, ma soddisfacente. L’incidente ha contribuito a determinare scelte ed evidenziare carenze, come la mancanza di gare per la manutenzione, affidata con continue proroghe.
Poi c’è la questione delicatissima della commissione patenti, che ha provocato interrogazioni di Galanello, Gialletti e Sacripanti. Era presente alla conferenza stampa, convocato dal direttore, anche il presidente della commissione dal 1996, il dr.Bonini, che è quello che ha deciso la sospensione, perché, ha ricordato, “la rigidità di rilevazione delle presenze del personale dipendente introdotto dalla nostra ASL ha nell’immediato precluso la flessibilità oraria necessaria a garantire il trasferimento ad Orvieto”.
Il direttore ha ricordato a noi e al dr.Bonini che il lavoro di presidente della commissione non può essere effettuato né in orario di lavoro come dipendente ASL né con l’uso dei mezzi aziendali, in quanto il servizio che svolge è per conto del Ministero dei trasporti ed effettuato dai commissari come propria attività professionale.
Insomma, in base ad una deliberazione specifica dell’ASL del 2007 ed al contratto di lavoro, chi all’interno dell’ASL finora si è spostato per raggiungere il luogo di lavoro, addirittura con auto aziendali e nell’orario di lavoro, se senza permesso, ha compiuto un’azione illegittima, “contro le regole ed il buonsenso”. La sostanza è questa: non si può svolgere il proprio lavoro a Terni, Orvieto o altra parte del distretto e timbrare il cartellino dove risulta più comodo, recuperando come lavoro il tempo dello spostamento, a meno di autorizzazione esplicita. Fin qui non fa una piega e qualsiasi pendolare lo comprende bene. Se poi il lavoro è espletamento di un’attività professionale non dipendente dalla ASL, come la commissione patenti , sembra logico che il tempo di trasferimento e di lavoro siano problemi di chi presta l’opera, come lo è il 90% dell’appannaggio, pagato dal richiedente la visita.
Al di là di chi avrà ragione in questa querelle, mi sembra del tutto logico, di “buosenso comune”, come cittadino che paga le tasse.
Usare benefici e pretendere privilegi è un aspetto generale del comportamento di alcuni dipendenti che Panella ha sottolineato con forza, al di là della questione commissione patenti. E ha descritto un ambiente di lavoro in cui normalmente si lamenta chi vuole mantenere vantaggi, come infermieri giovani e sani che non vogliono lavorare nei reparti e sono pervicacemente attaccati al lavoro di ufficio, comodo e tranquillo e senza turni, a scapito di chi lavora davvero, la maggioranza assoluta.
La tendenza a colpevolizzare sempre questo direttore poco si simpatico agli orvietani, che rappresenta un potere di “fuori” che sentiamo mortificante per Orvieto, in più personalmente rigido e determinato, potrebbe non garantirci di sapere separare grano e lolla e di prendere il buono e rifiutare l’inutile, che è, scusate il bisticcio di parole, il senso del buonsenso.
Il dr. Bonini, alla fine, ha comunicato che già è stata convocata la commissione patenti per il 26 settembre e il 10 ottobre ad Orvieto, se si derimerà il contenzioso con L’ASL. Panella ha ribadito che non si può derogare alla legge e che le commissioni si cambiano. “Noi speriamo che ce la caviamo”.