Riceviamo da Alleanza per Orvieto (Gialletti, Calcagni, Gnagnarini, Barbabella) e poubblichiamo
Il consiglio comunale ultimo scorso si è svolto su una lista micidiale di provvedimenti tutti improntati a fare cassa e senza nulla di strutturale indirizzato a una nuova e necessaria politica delle entrate di bilancio.
E’ stata una sorta di ultima spiaggia della pervicace volontà di galleggiamento di una maggioranza ormai divisa e priva di bussola. Anzi di una maggioranza che, alla luce dell’esito delle votazioni e se le opposizioni non avessero dovuto scontare le giustificate assenze di alcuni consiglieri, forse, non esisterebbe neanche più.
Peccato che a farne le spese sono ancora i cittadini gravati da maggiori imposte e dall’aumento dei costi dei servizi.
Si poteva evitare per raggiungere l’equilibrio di bilancio di scaricare addosso ai cittadini il peso e il costo dell’IMU alle massime aliquote, dell’Imposta di soggiorno che gli operatori turistici dovranno versare al comune, del maggior e indistinto prezzo delle rette degli asili , ecc… ?.
Sì, si poteva e si sarebbe dovuto evitare se questa maggioranza invece di consumare il tempo e le energie per accanirsi contro le commissioni consiliari fino a votarne l’eliminazione oppure in sterili polemiche talvolta ideologiche più spesso personalistiche contro l’opposizione si fosse impegnata a trovare i soldi necessari al bilancio attraverso nuove e maggiori entrate utilizzando al meglio il patrimonio e gli asset strategici che la città possiede.
Del resto sarebbe bastato mettere in atto una serie di provvedimenti che pure erano contenuti nel programma iniziale (Parcheggi, Monumenti,Palazzo dei Congressi ecc..) che però strada facendo sono stati o ritardati o abbandonati e causa, peraltro, della dipartita di una schiera di ex assessori che in questi ultimi due anni ha reso irriconoscibile la squadra e il progetto con il quale venne eletto il sindaco Concina.
Per questo non siamo d’accordo con l’analisi del gruppo consiliare del PD nella parte iniziale del suo comunicato quando si liquida il fallimento di questa maggioranza come “Il fallimento di un’ipotesi politica che ha messo insieme interessi e pezzi di città con il solo obiettivo di occupare sedie e poltrone”.
In realtà quell’ipotesi politica iniziale conteneva pezzi importanti delle istanze e dei valori presenti nella società orvietana che questa maggioranza non ha saputo valorizzare, ma che rimangono indispensabili a costruire la giusta prospettiva per il dopo Concina.