La Presidente del WWF Umbria Antonella Pulci esprime perplessità per la scelta di costruire una centrale a bioagas nei pressi dell’Oasi di Alviano e interviene con la nota che segue.
Questo il grave problema che si trovano ad affrontare le comunità che vivono nei pressi dell’Oasi WWF. E’ stato infatti approvato un progetto per la realizzazione di una centrale a biogas nel Comune di Montecchio, a pochi passi dai confini della Riserva. La popolazione, le attività commerciali della zona e le amministrazioni dei Comuni contigui, si sono subito mobilitati, coinvolgemdo anche la nostra Associazione, per approfondire gli aspetti correlati alla realizzazione di tale opera e verificarne la compatibilità ambientale. Si tratta infatti di una centrale di quasi un megawat di potenza, realizzata su una superficie di circa 3 ettari, per la cui gestione occorrono oltre 600 kg. di massa combustibile al giorno. Tale gestione, prevede un forte impatto ambientale per quanto concerne anche il trasporto su gomma (TIR) dei materiali, oltre che un forte disagio olfattivo provocato dalle esalazioni.
Inoltre l’impianto risulterebbe contiguo al Parco fluviale del Tevere, ai pozzi alimentati da falde acquifere che soddisfano l’esigenze idriche della zona, ad attività di lavorazione carni, ad attività artigianali ed attività di ristorazione, provocando delle inevitabili ripercussioni negative a queste realtà.
Il WWF Umbria, fra l’altro, sta ideando un progetto di valorizzazione di quel comprensorio che ha peculiarità ambientali di particolare pregio, con il coinvolgimento dei Comuni e della Provincia di Terni; ovviamente un impianto di quel tipo inficerebbe l’iniziativa.
Il WWF Umbria è sicuramente favorevole alla realizzazione ed all’utilizzo di sistemi di energia alternativa; ma in questo, come in molti altri casi similari, andrebbe valutata approfonditamente l’opportuna collocazione.