di Oriano Ricci, consigliere comunale del Pd
Chiedo al Sindaco di farsi portavoce per un cambiamento ai vertici della ASL n.4 e dell’Ospedale di Orvieto.
Nel question time della seduta del Consiglio Comunale del 02/07/2012 il consigliere comunale del PD Oriano Ricci poneva nuovamente il focus sui problemi della sanità orvietana e non solo; in particolare si chiedono al Sindaco ed alla Giunta di farsi portavoce verso i vertici regionali di una politica di cambiamento e innovazione dei vertici della ASL n.4.
Visto che prossimamente si andrà alla riduzione delle ASL e alla nomina dei nuovi vertici aziendali in tutta la regione.
Infatti le problematiche che sono estese a tutta la struttura della ASL n.4 di Terni e in particolare sul nosocomio orvietano e la sua risposta sanitaria sul territorio, con gravi disagi e danni sui pazienti che quotidianamente devono essere curati dalla sanità orvietana.
Si esprime una forte criticità sui vertici aziendali anche più volte sollecitata dai cittadini, con raccolte di firme, assemblee, discussioni, lettere aperte.
I vertici aziendali, al contrario continuano a dire che tutto va bene, cosa assolutamente non vera, vedi le liste di attesa, vedi posti finanziati in strutture residenziali, investimenti sull’ospedale di Orvieto, ecc..
L’utenza continua a lamentarsi ed ad andare fuori regione con un aumento di costi considerevole per la stessa regione e soprattutto per i cittadini.
Dal Consiglio Comunale straordinario convocato per le problematiche relative la sanità del 12/06/2012, da parte delle associazioni ma anche da parte dei cittadini oltre che da parte di tutti i gruppi consiliari erano usciti molteplici problemi che il direttore ha giustificato con responsabilità addossabili in parte agli operatori ed in parte alla mancanza di fondi, allora se lui non ha responsabilità forse non ha nemmeno un ruolo quindi cosa fa?
In data 29/06/2012 alcune testate giornalistiche riportavano a gran titolo “la rivolta delle stampelle”. Infatti i disabili della provincia si erano ritrovati sotto la sede legale della ASL a Terni, per protestare contro i tagli attuati da questa direzione.
Il giorno successivo un articolo di giornale riportava “si va verso la nomina a commissari straordinari dei tre direttori generali in scadenza” tra i quali anche quello della ASL n.4 di Terni.
Bene ritengo che l’assoluta disattenzione da parte dei vertici Regionali nei confronti di un utenza già duramente provata dalla disabilità sia stata veramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Quanto detto è solamente per sottolineare nuovamente quanto sia necessaria ed irrinunciabile la regola della sostituzione di un amministratore qualora la popolazione, le forze politiche, le associazioni come il tribunale dei diritti del malato e cittadinanza attiva, abbiano più volte gridato allarme a chi istituzionalmente è preposto alle nomine di questi manager.
Certo di una maggiore e puntuale e sensibile risposta da parte della Regione lancio questo ultimo grido di allarme visto che da qui a pochi giorni si deciderà cosa farne dei direttori in scadenza.