La Gli abitanti della Cava scrivono al sindaco e al responsabile di pubblica sicurezza per segnalare la insostenibilità del traffico che si è sviluppato lungo la via e chiedono di provvedere per ridare dignità a quel nucleo cittadino, il più antico di Orvieto.
Così scrivono i cavajoli nella presentazione della loro iniziativa:
Petizione popolare per richiedere la revisione del nuovo piano della viabilità che convoglia nella via più antica e scoscesa di Orvieto tutto il traffico che prima usciva da Porta Romana, con disagi per i cittadini in termini di sicurezza, inquinamento atmosferico e acustico. Disagi anche per i turisti attirati dal piccolo santuario e dal Pozzo della Cava.
L’Associazione Culturale «La Cava e i Cavajoli», dopo aver sensibilizzato Comune, Arpa, Asl e Commissariato di Pubblica Sicurezza, si è fatta promotrice di una petizione presso i residenti della zona di Via della Cava in seguito ai notevoli disagi provocati dal nuovo piano della viabilità che convoglia nella via più pericolosa di Orvieto tutto il traffico che prima usciva da Porta Romana.
È un tentativo civile che l’associazione ha provato a mettere in campo dopo il malcontento generalizzato e le proteste isolate di chi avrebbe voluto incatenarsi in cima alla via per chiuderla definitivamente al traffico o occupare la sala del consiglio comunale. Non si esclude comunque, la possibilità di effettuare un presidio in cima alla via, prendendo esempio dalla protesta civile e garbata che il primo cittadino ha inteso intraprendere per il tribunale.
Le decine e decine di firme raccolte in poche ore sono state inviate nei giorni scorsi al Comune e, in copia, al locale Commissariato di pubblica sicurezza, in attesa di un qualche cenno concreto di risposta.
Le numerose e dettagliate motivazioni della richiesta sono spiegate nel testo della petizione, che si allega.
Egregi Responsabili,
la Associazione Culturale «La Cava e i Cavajoli», dopo i sopralluoghi del personale del Comune e le segnalazioni inviate al Comune, all’Arpa (non ci è dato di conoscere i dati delle rilevazioni effettuate), alla ASL e al Commissariato di P.S., si fa promotrice di questa petizione fra i residenti della zona di Via della Cava.
I cittadini firmatari del presente documento, alla luce della sperimentazione sul traffico veicolare urbano messa in atto dall’Amministrazione Comunale in questi ultimi mesi, dato che
1) i veicoli provenienti dalle zone di Piazza Malcorini, San Giovanni (adibita a parcheggio sebbene soggetta a vincolo dei beni culturali) e San Lodovico non possono più uscire da Porta Romana ma sono costretti a passare per Via della Cava;
2) il traffico proveniente da Piazza Cahen, Piazza XXIX Marzo, Piazza del Popolo, Parcheggio di Via Pecorelli, Piazza della Repubblica e zone limitrofe non può più passare per via della Commenda e/o Via Loggia de’ Mercanti e raggiungere Porta Romana, ma è costretto a passare anch’esso per Via della Cava;
3) i pulmini della linea B passano ogni 20 minuti per Via della Cava e non più quattro volte al giorno come per anni è stato, provocando rallentamenti e code in una via che, ci era stato detto e ripetuto anni fa, mal si conciliava con il passaggio e la sosta di pulmini anche piccoli;
4) il manto stradale si presenta viscido, avvallato, sconnesso e con i sampietrini privi della stuccatura che possa tenerli in sede ad aumentare la tenuta degli pneumatici;
avendo constatato
1) il consistente aumento di traffico anche notturno (per lo meno triplicato) con punte insostenibili in termini di intralcio, inquinamento atmosferico e rumore in parecchie ore del giorno e della notte;
2) la pericolosità, in particolare per bambini, anziani e turisti, della scelta di convogliare la maggior parte del traffico in uscita da Orvieto per l’unica via scoscesa della città con una pendenza ben al di sopra dei livelli minimi di pericolosità;
3) la impossibilità in diversi momenti della giornata di attraversare in sicurezza la via;
4) i notevoli disagi provocati ai visitatori delle strutture turistiche e religiose presenti nella via (Santuario della Madonna della Cava, Pozzo della Cava, Complesso Archeologico del Muro Etrusco di Via della Cava…);
5) la impossibilità (confermata anche dall’ultima festa della Madonna della Cava) di chiudere la via in occasione di cantieri, funerali, incidenti e/o manifestazioni organizzati dalla Associazione Culturale «La Cava e i Cavajoli» e da altri soggetti presenti e attivi nel quartiere medievale (mercatini dell’artigianato, festa della Candelora e ricorrenze religiose, concerti e frittelle del periodo natalizio, presepe nel Pozzo…);
6) i disagi che i turisti che scelgono l’ingresso ad Orvieto dal lato del quartiere medievale (il più suggestivo e degno di essere promosso e non svalutato!!!) incontrano all’uscita delle scale mobili, dove rischiano di essere falciati dalle macchine provenienti da Porta Romana;
7) l’aumento consistente di auto di ogni provenienza nel parcheggio per residenti di Via della Cava e in divieto di sosta lungo la via stessa, che è divenuta l’ultima possibilità per sostare prima di uscire da Orvieto;
8) la velocità con cui molti conducenti affrontano Via della Cava nonostante i dossi artificiali;
richiedono
una rapida e risolutiva revisione del piano del traffico veicolare urbano che possa restituire dignità a Via della Cava e ai suoi residenti, riportando la qualità di vita a livelli accettabili (è impossibile dormire con le finestre aperte, entrare nei garage con le autovetture o uscirne in sicurezza, o semplicemente attraversare la strada all’ora di pranzo, quando si formano colonne di veicoli, inevitabili avendo eliminato Porta Romana come principale via di uscita del centro storico).
Dichiarano inoltre
di rendersi disponibili per eventuali assemblee che possano valutare il piano del traffico e la possibilità di un progetto di pedonalizzazione, totale o parziale, di Via della Cava, per garantire livelli minimi di sicurezza per i residenti e le decine di migliaia di turisti che ogni anno riconoscono alla zona la dignità di nucleo più antico di Orvieto, in palese contraddizione con la destinazione d’uso individuata dalla attuale amministrazione comunale.
Per ogni comunicazione o aggiornamento si prega di fare riferimento ai recapiti della Associazione Culturale «La Cava e i Cavajoli» che provvederà ad informare i residenti.