Grande successo per il 17° Concorso Internazionale per Cantanti Lirici “Spazio Musica” che ha visto oltre 70 concorrenti arrivati da tutto il mondo ad Orvieto per essere giudicati da una commissione composta da Giulio Laguzzi (E. A. Teatro Regio di Torino), Giuseppe Oldani (Agenzia Music Center Domani di Milano e presidente delle Agenzie Liriche Italiane), Zakarias Karatsiumpanis (Teatro di Thessaloniki), Gabriella Ravazzi, (cantante, regista, direttore artistico Spazio Musica), Andrea Snarski (cantante) e Manlio Palumbo Mosca (presidente Associazione Spazio Musica). I 14 finalisti si sono esibiti nel concerto che si è svolto lunedì scorso presso l’Auditorium di Palazzo Coelli alla presenza dell’assessore alla Cultura Marco Marino e di un numeroso e caloroso pubblico. Vincitore del primo premio maschile è stato il tenore Diego Cavazzin che si è anche aggiudicato il Premio del Pubblico, il primo premio femminile è invece stato consegnato al soprano russo Liudmila Shikova; 2° premio ex-aequo a Hyun Kyu Ra, baritono coreano, e a Guillaume Doumenge, basso francese; 3° premio ex-aequo a Michiyo Keiko, soprano giapponese, e a Jun Yeon Kim, tenore coreano. Vincitori della sezione B per il debutto nell’opera “La Traviata”, che andrà in scena a fine agosto al teatro Mancinelli, sono stati il soprano del Kazakistan, Yelena Kolomoyets, e il tenore sloveno, Blaz Gantar. I premi speciali, la possibilità quindi di fare audizioni finalizzate all’assegnazione di un ruolo nell’opera lirica presso il Teatro “Carlo Felice” di Genova e il Teatro Regio di Torino, sono andati a Diego Cavazzin, Hyun Kyu Ra, Guillaume Doumenge e Vasilisa Zharkova. La Borsa di Studio “Gabriella Ravazzi” è andata al tenore cinese Jong miao Chen.
Gli appuntamenti di “Spazio Musica Opere e Concerti 2012” continuano martedì 31 luglio alle ore 21.15 presso l’Auditorium di Palazzo Coelli con un grande evento per la città di Orvieto: il recital pianistico di Massimiliano Damerini, pianista e compositore fra i più rappresentativi interpreti italiani, che eseguirà musiche di W. A. Mozart e F. Schubert. Il Times di Londra lo ha definito “Dominatore assoluto della tastiera e del suono” ed il famoso compositore americano E. Carter ha detto di lui: “Le sue interpretazioni trascinanti seguono perfettamente il carattere di qualunque cosa esegua. Un suo concerto è un’esperienza indimenticabile”. Damerini si è fatto conoscere al grande pubblico nel Festival di Donaueschingen (1979), da allora ha tenuto concerti in tutto il mondo, dal Konzerthaus di Vienna al Teatro alla Scala di Milano, dal Teatro Colón di Buenos Aires alla Salle Gaveau di Parigi. Ha suonato come solista con molte orchestre, fra cui la London Philharmonic, l’Orchestra della RAI, la Sinfonica di Budapest, la Philharmonique Suisse, la Nacional Española, ecc. Ha partecipato ai più prestigiosi festival internazionali quali: il Maggio Musicale Fiorentino, la Biennale di Venezia, il Festival d’Automne di Parigi con un repertorio molto ampio che va dalla musica del settecento fino alle avanguardie dell’ultimo Novecento. La critica italiana gli ha conferito uno dei massimi riconoscimenti che si possano tributare a uno strumentista: il Premio Abbiati per il 1992 come concertista dell’anno. Autore di composizioni per pianoforte, tiene corsi di perfezionamento in Europa, titolare della cattedra di musica da camera presso il Conservatorio Paganini di Genova. Ha al suo attivo molte registrazioni, dal 30 luglio tiene una masterclass per giovani pianisti con concerto finale venerdì 3 agosto alle ore 21.15 presso l’Auditorium di Palazzo Coelli. L’ingresso ai concerti è gratuito. La Stagione “Spazio Musica Opere e Concerti 2012” è patrocinata dal Comune di Orvieto e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.
NOTE INFORMATIVE SUL PROGRAMMA DEL CONCERTO
La Fantasia in Do minore K 475 fu completata da W. A. Mozart nel maggio del 1785, diversamente da precedenti composizioni dell’autore questa fantasia è stata espressamente concepita per il fortepiano e non per clavicembalo, venne dedicata (secondo quanto riferì la vedova Costanze Weber), alla signora Therese von Trattner, allieva del maestro. La fantasia si articola in cinque tempi riconoscibili all’ascoltatore e che alternano tempi lenti a veloci (adagio, allegro, andantino, più allegro, adagio) mentre la conclusione riprende il materiale iniziale con variazioni minime. La Sonata in si bemolle maggiore K 333, l’ultima delle sette, mostra un nuovo senso di quiete, un nuovo livello di maturità. Franz Schubert scrisse la sua Ultima Sonata per pianoforte (la D 960) nel settembre del 1828, due mesi prima della morte, rappresenta l’ultimo eccezionale sforzo creativo del grande compositore. La Sonata è composta da 4 tempi. Opera di eccezionale e toccante bellezza, la Sonata D 960 rappresenta il testamento spirituale di Schubert. Ci trasporta in un mondo magico, dove il ricordo si fa struggente dolcezza, la musica è pura spiritualità, e rappresenta un mondo interiore in cui tutto si ricompone in un messaggio di pace, speranza, affidato al meraviglioso tema iniziale, semplice, discreto e sconvolgente. La Sonata presenta anche modulazioni audaci, cromatismi audaci e geniali, riuscendo in pieno nel meraviglioso tentativo di consegnare alla musica il compito di trasfigurare la realtà e di accompagnarci in un mondo migliore, appositamente creato per noi.