La Guardia di Finanza di Terni, ha in corso una serie di controlli nell’ambito della vendita dei cuccioli di cani, allo scopo di individuare quei soggetti che, pur dichiarando di svolgere attività di carattere amatoriale, in realtà hanno messo in piedi una vera e propria attività commerciale.
In particolare le Fiamme Gialle stanno lavorando su una serie di elementi previsti dalle norme (numero di fattrici possedute, cuccioli venduti, eventuale attività agricola svolta, ecc.) che consentono di stabilire chi sia l’allevatore amatoriale e chi invece, abusando di tale qualifica, in realtà svolga una attività di impresa che sfugge al fisco.
Già in corso una decina di controlli su tutto il territorio provinciale: al momento individuate due persone che non hanno dichiarato all’erario oltre 15 mila euro, derivanti dalla vendita di cuccioli (oltre una ventina) delle più diverse razze con pedigree. I controlli si articolano sia acquisendo dati presso i registri e gli enti cinofili, sia mediante l’audizione degli acquirenti dei cuccioli.
Ma rimane alta l’attenzione della Guardia di Finanza in tutti settori: l’ultimo a essere oggetto di accertamenti è stato un dentista di Terni nei cui confronti le Fiamme Gialle hanno contestato 100 mila euro di ricavi non dichiarati al Fisco. Il calcolo degli incassi evasi è stato facilitato grazie al rinvenimento da parte dei finanzieri, di un dettagliato schedario in cui il professionista aveva indicato clienti, prestazioni effettuate, compensi percepiti. Tra quest’ultimi anche una parte di importi percepiti in nero e contestati dalle Fiamme Gialle.