ORVIETO – “Una aberrazione sociale, prima ancora che politica e finanziaria, che scarica sui più deboli le contraddizioni e le difficoltà legate alla contrazione delle risorse dei comuni”. La Cgil, come Camera del Lavoro di Orvieto e come Funzione pubblica, boccia senza appello la retta unica a 250 euro al mese per gli asili nido. Poco conta l’opportunità offerta di pagare 180 euro per usufruire di meno ore. “Si introduce una tariffa non legata alle capacità economiche delle singole famiglie, ma alla durata dell’utilizzo del servizio – tuonano Maria Rita Paggio della Camera del Lavoro di Orvieto e Franca Peroni della Funzione pubblica – Accade così che le famiglie più benestanti abbiano un guadagno e le famiglie più povere devono pagare di più. Per questo – dicono -chiediamo da subito alla giunta comunale di recedere dalla decisione assunta e di aprire un tavolo di confronto con il sindacato”.