Riceviamo e pubblichiamo la nota del Pdl, ovviamente in polemica con gli interventi di PD, Gialletti e Stopponi.
Con la solita logica classista e di strumentale e pelosa contrapposizione tra “ricchi” e “poveri”, i soliti difensori del “sssociale” provano a colmare il vuoto politico che attanaglia il centro sinistra orvietano e tentano di costruire una contrapposizione fondata esclusivamente su critiche a prescindere, oltre a evidenziare una ormai indiscutibile mancanza di proposte e di idee. Per poter ragionare senza preconcetti occorre essere consapevoli che di fronte ad una situazione finanziaria così difficile è assolutamente necessario porre in essere un ampio processo di innovazione nella gestione dei servizi sociali. Perpetuare le politiche del passato non è più possibile: è noto a tutti, infatti, che l’erogazione del servizio degli Asili Nido non è un obbligo per i Comuni, così come dovrebbe essere noto a tutti che la legge prevede la compartecipazione degli utenti al costo generale del servizio. Il fatto che la Giunta, tramite la concretezza e le competenze dell’Assessore Tardani, abbia inteso salvaguardare, potenziare ed implementare il servizio degli Asili Nido, dimostra grande sensibilità politica e sociale, soprattutto in un momento di grandissima difficoltà finanziaria per gli Enti Pubblici in generale, e per quello di Orvieto in particolare. Ed allora occorre dare atto all’Assessore che già dal prossimo anno scolastico il numero dei bambini che potranno andare al Nido passerà da 66 a 96 e che anche il quartiere di Ciconia avrà una concreta e fattiva risposta con 24 posti a disposizione presso la struttura “Pane e Cioccolata”. In sostanza la Giunta Concina ha aumentato del 30% la disponibilità dei posti, mentre ha diminuito il costo per bambino a carico del Comune, passando da 1.200 euro dello scorso anno agli 800 euro di quest’anno e lasciando immutata la qualità (ottima) del servizio. Ricordiamo a tutti che il costo per bambino a carico del Comune viene pagato dalla contribuzione generale e quindi viene pagato in quota parte da tutti i cittadini contribuenti. Per non essere ipocriti, occorre prendere atto che certe modalità di erogazione e certi costi dei servizi pubblici non sono e non potranno essere più proponibili come li abbiamo conosciuti fino ad oggi; così come senza demagogia e false progettualità, occorre prendere atto che un certo sistema sociale è ormai definitivamente tramontato. Inoltre, con questa delibera la Giunta Concina supera definitivamente quella vergogna che risponde al nome di ISEE. Per troppi anni “falsi” poveri hanno usufruito di vantaggi e di sconti e per troppi anni “falsi” ricchi hanno dovuto pagare fino all’ultima lira per usufruire dei servizi pubblici. Tanto da arrivare al paradosso che onesti lavoratori con redditi familiari uguali o maggiori a 16.000 euro lordi all’anno – magari con il mutuo sulle spalle – dovevano sborsare le rette piene, mentre vi erano alcuni che accompagnavano il figlio in Mercedes o facevano il trucco della separazione fittizia tra coniugi al fine di usufruire di sostanziose riduzioni o di rette pagate a “prezzo politico”. Tanto c’era pantalone!!Inoltre, questo provvedimento ha in sé un elemento fondamentale che è quello di andare incontro alle famiglie fondate sul matrimonio come previsto dalla nostra Costituzione, oltre a rafforzare ancora di più la lotta all’evasione ed all’elusione. Di fronte a questo nuovo modello messo in campo dall’Assessore, siamo assolutamente certi che se dovessero evidenziarsi situazioni specifiche di oggettiva difficoltà nell’accedere al Nido, sarà cura dell’Amministrazione farsene carico ed assicurare il servizio a coloro che realmente necessitano del supporto da parte dei servizi sociali del Comune. Pertanto, si può tranquillamente affermare che gli Asili Nido,non solo sono stati salvaguardati, ma vedono un incremento di posti pari al 30%e, dopo tantissima attesa, anche Ciconia avrà il suo Nido con 24 posti. Ma di questo ai professionisti della ipocrisia e della demagogia non interessa. Loro vorrebbero tutto gratis.