Questa la lettera che Igino Garbini, come referente della “Confraternita”, ha inviato a Concina.
“Al sindaco Comune di Orvieto.
Un incontro tra laureandi e il prof. Wilhelm Salber, direttore dell’Istituto di psicologia dell’Università di Colonia, ritrova il suo significativo habitat in Orvieto. Non è casuale che l’autorevole docente abbia accettato di scegliere la nostra città per consentire agli studenti una immersione totale nel bello dell’arte. La stessa scelta fu già fatta alla fine dell’Ottocento dal padre della psicanalisi.
L’opportunità dell’iniziativa è emersa in un recente confronto di idee tra Sig. Carlo Bianchini e il prof. Salber. Entrambi, per offrire ai giovani universitari il privilegio di un soggiorno formativo nella nostra città, hanno rapidamente condiviso un concreto e stabile modello di accoglienza.
L’iniziativa richiama la straordinaria esperienza di Sigmund Freud che arrivò la prima volta ad Orvieto a settembre del 1897 per ubriacarsi nell’arte e dimenticare i suoi problemi. Rimasto subito folgorato dalla magia dagli antichi reperti ed impressionato dagli affreschi del Signorelli, proprio nella nostra città, trovò l’ispirazione per un nuovo percorso di autoanalisi che lo portò ad elaborare la nota teoria psicanalitica del complesso di Edipo.
La misteriosa suggestione dei nostri luoghi entrò così in relazione profonda con la psicanalisi freudiana.
Il fondatore della psicanalisi alloggiò nell’ Albergo Belle Arti che si trovava nel prestigioso palazzo Bisenzi, trasformato nel Cinquecento dalla famiglia Albani. Questo era il più importante e rinomato ritrovo della città.
Proprio qui, dove Freud ha avuto modo di apprezzare l’ospitalità e la buona cucina orvietana, sarebbe rilevante un intervento dell’Ente comunale per rammentare, con una targa in lingua italiana e tedesca, la significativa presenza ad Orvieto di questo protagonista della cultura del Novecento.
La Libera confraternita del buon governo, ha inteso sostenere questa interessante iniziativa fin dai primi passi. La stessa intende adesso concorrere ad un maggiore coinvolgimento della cittadinanza per consolidare i risultati già ottenuti.