Come orvietano io sto con il mio Paese e tifo per il suo risanamento finanziario e il suo rilancio economico di cui potranno beneficiare le più giovani generazioni, compresi i ragazzi e le ragazze di Orvieto.
Ho fiducia in questo governo e condivido quello che sta facendo sui vari fronti primo fra tutti quello del dimagrimento della P.A., anche quando ciò si riflette e incide sul campanile di casa, compresa la soppressione del Tribunale.
Mi viene la pelle d’oca quando , anche a Orvieto, un’intera classe dirigente minaccia di bloccare l’autostrada o di occupare Palazzo Chigi , quando Sindaci e altre persone di buon senso si trasformano in “ tupamaros” della domenica per cavalcare il dissenso e lo scoraggiamento della gente nel tentativo di trasformarlo in consenso elettorale o di corporazione.
Basta… basta… , anche a Orvieto, con le stronzate della politichetta del piagnisdeo sociale.
Avrei partecipato volentieri al consiglio comunale cosiddetto aperto di lunedì 20 luglio se fosse stato convocato per far circolare e apprendere nuove idee e nuove soluzioni per far crescere la città, mentre sarà solo la passerella delle solite vibranti proteste contro i decisori centralistici, e cioè l’ alibi formidabile e sempre lo stesso di chi non sa che pesci pigliare a livello locale.
Questa condizione di impotenza e inconcludenza cittadina sono assai più letali per Orvieto di quanto , se possibile, siano o possano essere le decisioni della Sig.ra Severino.