La vita del campo scorre con i suoi ritmi quotidiani , colazione ore 7, preparazione del pranzo, rifornimento viveri, e poi mille domande che la gente si pone: quanto durerà questo maledetto sciame sismico? E cosa avrà voluto dire la commissione grandi rischi con quel suo ” e possibile che si ripetano scosse della magnitudo di 5 o pari alla prima scossa della notte tra il 19 e il 20 maggio scorso”parole” che hanno gettato nello sgomento, nella paura e tanto hanno fatto arrabbiare i sindaci che sono il vero “Stato” in prima linea. Il medico del 118 ci dice che l’aumento di psicofarmaci e aumentato vertiginosamente, si ricorre sempre di più ai sonniferi, gli psicologi parlano di necessità di supporto diffuso ad ogni fascia di età . I bambini al passaggio dei grandi camion sentono tremare la terra e si guardano intorno spaventati.
Nonostante questo si avverte la volontà di ricominciare, di non mollare, di ritrovare anche nei gesti della quotidianità una ripresa della propria vita, delle abitudini di tutti i giorni.
Nella nostra tendopoli il caldo comincia a picchiare, una tendopoli che a detta di tutti è tra le migliori, fortunata di avere zone ombreggiate, spazi verdi con giochi per i bambini. Un lavoro immenso fatto dai volontari delle V.A.B. volontari antincendio boschivo dell’Emilia Romagna, veri professionisti dell’emergenza, coordinati da Ilario Morandi, un “folletto” della Regione Emilia Romagna, uomo dalle mille emergenze, suo il meccanismo pianificato e predisposto per l’arrivo del Papa nelle zone terremotate. Gran parte delle altre tendopoli sono nei campi sportivi con il sole a picco dalla mattina alla sera. In questi giorni si stanno istallando i condizionatori d’aria e provvedendo ad ombreggiare le tende, ma il disagio aumenta.
Quando si potrà finalmente sapere se rientrare o no a casa, le verifiche sulle abitazioni ogni scossa superiore a 3 gradi devono essere ripetute dilatando i tempi del rientro a casa. Gli sfollati, quelli che hanno perso tutto, sono undicimila. Cògli comunque la volontà di non ripetere l’esperienza dell’Abruzzo, qui in tenda per sette mesi non rimarrà nessuno.
Da Orvieto continuano da arrivare viveri e volontari, la fine emergenza vera non sarà prima di settembre. Vista da qui la situazione appare ancora più complicata e le dispute di ordine politico romane sono quante di meno interessante, anzi, sembrano, come dicono gli abitanti della tendopoli, ” fuori dalla realtà.”
La settimana prossima inizieremo a parlare con i bambini dei centri estivi di Civilino del terremoto, per rimuovere la paura, educare alla presenza del rischio, alla prevenzione, ai comportamenti corretti attraverso il gioco. Presenteremo il materiale con il quale operiamo nelle nostre scuole, utilizzeremo la cartellonistica che hanno finanziato i genitori delle scuole primarie Luigi Barzini di Orvieto capoluogo. Oggi è domenica, Carla, Lavinia, e Francesco cuoco di Novara, stanno preparando un pranzo festivo. Sarà difficile superare Marione, Franco e il turno precedente di Alfio. Una sfida nella sfida, questa decisamente “divertente”.