Sabato 21 luglio è stata presentata presso il Caffé Montanucci di Orvieto l’associazione “Luigi Barzini”, le motivazioni che l’hanno animata e le finalità che persegue. “Non vogliamo entrare nelle beghe della politica locale”-ha ribadito in alcuni passaggi della sua presentazione Guido Barlozzetti, a soffocare subito il sospetto che fosse la presentazione di qualche nuova cordata in preparazione delle elezioni amministrative che verranno. “L’associazione non ha altra finalità-affermano i fondatori- che quella di richiamare l’attenzione su un aspetto importante e prestigioso dell’identità cittadina, in un periodo in cui diventa ancora più essenziale riannodare i fili tra presente e passato, restituire alla città l’orgoglio di sé e ritrovare uno spirito di civica solidarietà fondato sull’appartenenza a una storia comune e su un progetto che di quella memoria faccia una risorsa per il futuro”.
Nel nome dei Barzini, hanno affermato Guido Barlozzetti e Ludina Barzini, “si intende promuovere, realizzare e sostenere tutte le iniziative, a cominciare dal Premio giornalistico Luigi Barzini all’inviato speciale, capaci di illustrarne il contributo alla storia del giornalismo e, in generale, idonee ad approfondire le tematiche dell’informazione, sul piano culturale, mediologico, tecnologico e professionale”.
Il premio all’inviato speciale aveva avuto una nascita difficile per la ritrosia della sinistra orvietana di quegli anni, siamo negli anni Ottanta, ad accettare la valorizzazione di un personaggio orvietano noto a livello mondiale ma ritenuto di destra. Superate le difficoltà ideologiche nel 1989 fu istituito il premio, che ha condotto ad Orvieto il fiore del giornalismo italiano.
Due anni fa, per motivi economici, il Comune ha deciso di sospenderlo. Nonostante fosse stato sempre flebile il rapporto tra la città ed il premio, i vantaggi promozionali che ne venivano ad Orvieto sono indubbi.
In un periodo così cupo qualsiasi azione riaccenda una speranza è da salutare comunque con attenzione e da sostenere e incoraggiare.
Erano presenti i soci fondatori Guido Barlozzetti, presidente, e il presidente onorario Ludina Barzini. Gli altri soci fondatori sono Francesco Romoli, Giuseppe Scattoni, Flavio Leoni, Valeria Carli, Antonio Barberani, Daniele Di Loreto, Angelo Teti, Sergio Carli, Alberto Satolli, Giulio Romoli.