“Una iniziativa coordinata dalla Regione Umbria, d’intesa con i parlamentari eletti sul territorio, per individuare soluzioni condivise in grado di scongiurare la soppressione degli uffici postali dei centri minori”: questi in sintesi i contenuti di una lettera inviata dal deputato Pd Carlo Emanuele Trappolino alla Presidente Catiuscia Marini.
“Il piano di riorganizzazione nazionale – scrive il parlamentare – predisposto da Poste Italiane prevede la cancellazione, in Umbria, di circa cinquanta uffici, la maggior parte dei quali situati in zone marginali, montane o a bassa densità abitativa. La Regione, le istituzioni e gli enti locali si sono già mobilitati per impedire il realizzarsi di tale disegno, per nulla condivisibile, che condanna alla marginalità e alla solitudine molti luoghi già pesantemente condizionati, per ragioni demografiche e geomorfologiche, dalla progressiva sottrazione di importanti e fondamentali servizi.
“La soppressione degli uffici postali, coerente con la logica dei tagli orizzontali e per nulla accompagnata da una valutazione circa le conseguenze sulle persone e sui territori, non solo porterà ulteriori disagi agli anziani e alle fasce più deboli della popolazione ma incentiverà il graduale abbandono di molti centri cosiddetti ‘minori’ ma ricchi di storia, di arte, di tradizioni e di cultura”.
“Per questo motivo ritengo auspicabile – conclude il deputato del Partito Democratico – un’iniziativa specifica sul tema, coordinata dalla Presidente della regione e condivisa coi parlamentari eletti sul territorio, con l’obiettivo di proporre a Poste Italiane una diversa ipotesi di organizzazione degli uffici e quindi scongiurare questo disegno fatto solo di soppressioni. In sostanza, un tavolo convocato dalla Regione, quale autorevole organo di governo territoriale”.