MONTECCHIO – Val Teverina – Albachiara, 1 a zero. Non ci sono più i tempi tecnici per entrare in produzione entro la fine dell’anno e beneficare degli incentivi, così la società Albachiara srl rinuncia, almeno per il momento, alla centrale a biogas di Montecchio.
E’ quanto comunicato dai rappresentanti della società romana ieri pomeriggio al Comune nel corso di un incontro di mediazione scaturito dalle polemiche delle ultime settimane. “Finisce qui una vicenda di cui si è parlato tanto, e troppo a sproposito da parte dei molti che hanno tentato di sfruttare questa occasione per speculare politicamente qualche consenso di qualche concittadino, raccontando una grande quantità di bugie – è il commento dell’amministrazione comunale di Montecchio che ribadisce la correttezza del proprio operato “e si è mosso – è detto in una nota – con l’unico interesse di fare di tutto per lo sviluppo della zona senza mai derogare alle rigide norme di salvaguardia dell’ambiente che ci sono – e non sono poche – in Italia e in Umbria. Ad altri, dai consiglieri regionali (Dottorini e Galanello) ad alcuni sindaci (Costa su tutti) fino ai politicanti locali vogliamo solo dire di essere più seri in futuro e di evitare atteggiamenti non consoni a chi sta nelle istituzioni”.
C’è rammarico dunque da parte dell’amministrazione comunale che aveva anche proposto alla società altre ipotesi localizzative, ipotesi che sono state però respinte in funzione della prossima rideterminazione degli incentivi. Il comitato ambientalista ha atteso in piazza l’esito dell’incontro accogliendone l’esito con soddisfazione.