La Giuntaregionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla caccia, Fernanda Cecchini, ha approvato due delibere, riferite alla specie cinghiale, riguardanti i risarcimenti dei danni alle colture agricole e il piano di abbattimenti, entrambe riferite all’anno 2012.
Le risorse per i risarcimenti, attribuite in base alla legge regionale del 2009, ammontano in totale a 752.575,94 euro e saranno così ripartite tra Ambiti Territoriali di Caccia e Province: ATC Perugia 1, 280.675; ATC Perugia 2, 185.568; ATC 3 Ternano Orvietano, 158.618; Provincia di Perugia, 52.329,81; Provincia di Terni 75.385,13. In base alle disposizioni della legge e del regolamento attuativo, le somme saranno trasferite in due importi semestrali non superiori al 50% del totale.
Il Piano straordinario di abbattimenti per l’anno in corso, finalizzato a mantenere un equilibrio nella presenza della specie in relazione alla compatibilità ambientale ed alle colture agricole, prevede l’abbattimento, in ambito regionale, di 4.600 capi. La decisione della Giunta è stata assunta sulla base di una relazione tecnico scientifica imperniata sulla adozione e il confronto di due metodi di calcolo diversi. Attualmente in Umbria è presente una popolazione di cinghiali oscillante tra i 30 e i 35mila capi. Duemila capi dovranno essere abbattuti in ciascuno degli ATC Perugia 1 e Ternano Orvietano, mentre nell’ATC Perugia 2 è prevista l’eliminazione di 600 animali.
Il Piano regionale è trasferito alle Province che potranno stabilire accordi con gli ATC; i capi abbattuti potranno essere venduti e gli introiti andranno utilizzati per la copertura delle spese di abbattimento e per le azioni di indennizzo e prevenzione dei danni dei cinghiali. Dovrà essere coinvolto il maggior numero di cacciatori, ma è esclusa la modalità di caccia della “battuta”. Le Province avranno il compito di computare il numero dei capi abbattuti suddivisi per ATC e gli introiti della vendita. Il Piano dovrà essere “concluso” entro il prossimo 31 agosto