Questo è un appello alle Amministrazioni Comunali del comprensorio orvietano, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, alle Banche, agli Imprenditori, nonché ai Sindacati, a tutte le Associazioni e alla Stampa.
In particolare, è un appello alle Associazioni degli Ambientalisti perché sostengano, con la loro particolare sensibilità e capacità d’impegno, un’altra nobile campagna per l’ambiente.
Tutti sappiamo che il procedere dell’industrializzazione, basata sul consumo di energie non rinnovabili, sta compromettendo l’equilibrio dell’ecosistema planetario. L’allarme sull’effetto serra e le conseguenze catastrofiche annunciate dagli scienziati è entrato nella testa anche dei più ostinati.
La speranza che il progresso della scienza e della tecnica ci eviterà automaticamente la catastrofe è soltanto un’illusione. Fino ad ora ci ha portato sull’orlo del baratro. Solo una diffusa coscienza ecologica e il conseguente impiego razionale della scienza e della tecnica potranno aiutarci.
Il primo obiettivo non può che essere la progettazione di un modello di vita basato sulle fonti energetiche rinnovabili, sull’eliminazione degli sprechi e sull’uso delle risorse col massimo rendimento. Solo così potremo conservare molti dei vantaggi di cui oggi godiamo ed estenderli alla parte affamata dell’umanità.
La ricerca nel settore delle biotecnologie è fondamentale per ottenere in modo sempre più efficace dalla materia organica,e quindi rinnovabile, combustibili come il biogas, l’idrogeno e l’alcool. In particolare, le biotecnologie sono indispensabili nella progressiva utilizzazione delle biomasse per la produzione di vari tipi di alcool.
Né va dimenticato che le biotecnologie sono anche preziose per quella rivoluzione nella chirurgia che è la ricostruzione di tessuti umani e, addirittura, nel prossimo futuro, per la costruzione di nuovi organi.
Questi concetti è venuto a spiegarceli il 7 giugno di quest’anno il dr.Paolo Di Nardo del BioLink Institute, docente dell’università di Roma Tor Vergata.
La conferenza si è tenuta al Liceo Majorana per iniziativa dell’Università Popolare della Tuscia.
Di Nardo, che dirige laboratori di ricerca in Italia, Asia e America, ci ha anche detto che Orvieto, per la sua collocazione strategica in una rete stradale e ferroviaria che rende accessibili vari aeroporti e centri universitari, è particolarmente idonea per l’insediamento di laboratori di ricerca nel settore delle biotecnologie.
Da ciò la sua proposta di finanziare con borse di studio il perfezionamento scientifico di giovani ricercatori, a condizione che essi, esperiti gli studi, s’insedino coi loro laboratori in Orvieto dove dovrebbero trovare adeguata sistemazione. Né tale sistemazione dovrebbe costituire un serio problema, poiché gli spazi adeguati sono abbastanza modesti.
I finanziamenti necessari non sono proibitivi e possono essere sostenuti sinergicamente dai Comuni del comprensorio orvietano, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dalle Banche e dagli imprenditori.
I risultati sarebbero eccellenti sotto tre aspetti: a) aprire una strada esaltante per i nostri giovani più dotati; b) costruire un settore economico d’avanguardia; c) contribuire al vero progresso della nostra città e dell’umanità.