“I primi a danneggiare il turismo umbro sono quelli che aprono bocca senza documentarsi sulla reale situazione presente in Umbria”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale al turismo, Fabrizio Bracco, in risposta alle affermazioni pubblicate su alcuni organi di stampa dall’operatore turistico Remo Granocchia, che ha tacciato di inefficienza la politica turistica e promozionale della Regione Umbria.
“Non abbiamo bisogno di enfatizzare dati o inventarci numeri, ha detto Bracco, perché esistono dati certi, quelli rilevati dall’Osservatorio Regionale sul Turismo, sulla base delle registrazioni di presenze ed arrivi presso tutte le attività ricettive della Regione, in primo luogo alberghi ed agriturismi. Dati che sono ben diversi da quelli indicati da Granocchia. Nonostante quest’anno si presenti come un anno difficile per il settore del turismo in tutto il Paese, in Umbria, nei primi quattro mesi dell’anno, si è avuto un aumento degli arrivi di oltre il 5% e delle presenze di circa il 3% sul 2011 che fu per la nostra Regione un anno di performance molto positive con risultati ben oltre la media nazionale e, in particolare, con un notevole incremento del turismo straniero di oltre l’11%. Dati, peraltro, puntualmente comunicati attraverso la stampa all’opinione pubblica”.
“La strategia messa in campo dalla Giunta regionale per rendere l’Umbria una meta sempre più ambita nei circuiti nazionali ed internazionali, ha sottolineato l’Assessore, è descritta nel Piano triennale per il turismo e nel Documento annuale di programmazione economica approvati dal Consiglio regionale e ha trovato coerente applicazione nelle diverse iniziative che abbiamo realizzato ed anche nel piano di comunicazione concordato con l’Unioncamere. Sia pure in un quadro di recessione, il turismo, dunque, in Umbria cresce costantemente come recentemente ricordato anche dal più importante quotidiano economico italiano, il Sole 24 ore. Ciò, ovviamente, grazie al lavoro complessivo dell’intero sistema regionale e alla collaborazione costante tra istituzioni e operatori privati del settore”.