di Santina Muzi
Sulle piste del ruzzolone rasate di fresco il lanciatore accanto alla porta si appresta al lancio della ruzzola.
<< Ѐ come l’antico discobolo.>> dice la signora Graziella, ideatrice del trofeo Bistoni che si svolge ormai da 4 anni sulle piste al Monte nel Comune di Ficulle.
La conferma viene osservando la posizione e la tecnica adottate dai giocatori, come anche la stessa forma della ruzzola che, libera dalla fettuccia, acquista velocità e s’allontana superando altri paletti.
<<Ѐ importante inserire bene il nodino iniziale della fettuccia nel forellino della ruzzola.>> spiega Enio della squadra di Arezzo mentre ne esegue la dimostrazione.
Questo il primo passo. Segue poi la potenza del lancio, la concentrazione, la mira… Anche la compattezza e la pendenza del terreno hanno un ruolo importante ai fini della vittoria perché la ruzzola va, sussulta, salta i bordi e finisce sulla pista sovrastante riservata al ritorno, corre di nuovo in discesa e si ferma contro la rete di recinzione. Dovrebbe essere tutto regolare, come se la ruzzola possa andare a suo piacimento, basta che passi nel verso giusto tra i paletti. Ma non sempre va come dovrebbe, colpa anche del vento e delle piste in pendenza. Però nel ruzzolone non esistono regole precise a stabilire la conformazione del campo. Altre sono le regole da rispettare e riguardano essenzialmente il gioco. Le difficoltà invece possono servire ad affinare la tecnica dei lanciatori, che sempre devono scommettere su loro stessi perché il gioco si può fare sia a squadre che da soli, come nel trofeo odierno. Lo spiega Alvaro Broccatelli, presidente della Società sportiva di ruzzolone di Orvieto.
<<La gara di oggi è a singolo. Ogni lancio deve migliorare rispetto al precedente… L’abilità, la potenza sono i requisiti che fanno distinguere le categorie in A – B – C. Si comincia in C e in base al merito si può arrivare in A. Ma con l’avanzare dell’età e con il calare della vigoria fisica si può ritornare nella categoria inferiore. Si vince in merito a qualità fisiche, capacità, potenza, fortuna ed anche in base al percorso. Lungo il percorso, che in questo caso misura 500 metri di lunghezza, ci sono degli ostacoli e tante regole da rispettare. Si può giocare sia a squadre di 4 lanciatori che a coppie. Sono gli stessi singoli che vanno a fare le coppie che a loro volta formano la squadra.>>
Sul bordo delle piste lanciatori di tutte le età osservano, camminano, consigliano. Commentano i lanci: <<Bello! Sarà 80 metri!>>
I lanci proseguono fino al compimento del percorso. Non ci sono limiti. Ma, ai fini della vittoria, è certo che meno lanci si fanno e meglio è.
<<Noi abbiamo giocatori di 80 anni e anche oltre.- osserva il presidente Broccatelli. – L’età giusta per iniziare sarebbe intorno ai 12 anni.>>
Non mancano i giovanissimi che, al termine delle gare, continuano con entusiasmo ad esercitarsi nel lancio: sono le nuove leve, le promesse per il futuro.
SOCIETÀ SPORTIVE PARTECIPANTI:
Orvieto, Chiusi, Viterbo, San Marino, Cetona, Fornole, Terontola, Terni.
CLASSIFICHE
Cat. A: 1ᵒ Fausto Fattorini; 2ᵒ Fausto Serranti; 3ᵒ Alberto Maccaglia; 4ᵒ Raniero Barcherini; 5ᵒ Giuseppe Crocioni; 6ᵒ Federico Catana.
Cat. B: 1ᵒ Franco Proietti; 2ᵒ Luciano Settimi; 3ᵒ Franco Pilato; 4ᵒ Giuseppe Innocenzi; 5ᵒ Mirco Marchini; 6ᵒ Gabriello Castorri.
Cat. C: 1ᵒ Giorgio Mascelloni; 2ᵒArnaldo Torelli; 3ᵒ Vincenzo Trampini; 4ᵒ Enio Alessandrini; 5ᵒ Alvaro Broccatelli; 6ᵒ Mauro Andreoli.
NOTE
* Il trofeo Bistoni è nato 4 anni fa per volontà della famiglia Bistoni Grilli Ciciliani.
* Ario Bistoni: originario di Monte Gabbione, medico condotto di Ficulle, era un grande appassionato del gioco del ruzzolone. C’è chi ancora lo ricorda giocare sulle strade sterrate della Sala.
<<Allora non era come oggi.- racconta Dario ripensando alle gare col suo medico. -Era soprattutto una sfida tra giocatori come, ad esempio, quelli di Ficulle contro quelli della Sala, o di Bagni, Poggio Montone… Era bello, come tra amici. Alla sera si finiva con una merenda in famiglia, una bisbocciata. Chi vinceva, vinceva un agnello, un prosciutto, o cose del genere. Chi perdeva pagava l’agnello o quel che c’era in palio.>>
Dopo la scomparsa del dottor Bistoni la famiglia ha voluto dare un contributo alla vecchia passione del congiunto creando il trofeo a suo nome.
<<Noi pensavamo ad un evento quasi famigliare – dice con soddisfazione la figlia Graziella –mai avremmo pensato ad una gara di questa portata, ad una partecipazione così numerosa.>>
Però la signora, sebbene viva altrove, conosce bene le usanze di una volta perché anche il trofeo di Ficulle finisce con una squisita merenda nel boschetto a monte delle piste. Questa volta non paga chi perde: il tutto è offerto dalla famiglia Bistoni Grilli Ciciliani. Invece i premi per i vincitori, a parte le targhe, sono essenzialmente in natura come ai vecchi tempi: prosciutti, lombetti, salami….
*Beneficenza – il ricavato derivato dalle iscrizioni fin dalle prime edizioni è andato in beneficenza insieme ad un’aggiunta fatta dalla famiglia. Lo conferma Adelaide, la nipote del medico, nel consegnare la ricevuta bancaria a Sandro Bellagamba, consigliere regionale della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (Figest) , il quale dichiara:
<<Abbiamo messo insieme solidarietà e sport per un’iniziativa importante qual è una donazione all’Airc per la ricerca contro il cancro.>>
* Il trofeo: data – luogo: sabato 9 giugno 2012 – piste del ruzzolone Comune di Ficulle.
* Misure
Ruzzola – diametro: 26 centimetri; spessore: 6-7 cm; peso: mai inferiore ai 2 chili. Solamente gli ultrasessantacinquenni possono giocare con 300-400 grammi in meno.
Piste – lunghezza: 500 – 600 metri; larghezza unitaria: 2 metri circa.