Si è svolta ieri a Roma presso la sede del Partito di Alleanza per l’Italia e successivamente presso gli Uffici del Senato in Piazza Capranica, alla presenza del Presidente Sen. Francesco Rutelli, del Sen. Franco Bruno, Responsabile Enti Locali e Coordinamento Ammistratori e del Commissario per l’Umbria Pino Bicchielli, la riunione chiesta dal Vice Commissario per l’Umbria Cristina Calcagni per analizzare il momento drammatico che sta attraversando la città di Orvieto in vista dell’eventuale accorpamento del Tribunale che vedrebbe, ancora una volta, sottratto alla città un bene produttivo storicamente e fortemente radicato nel tessuto socio/economico della stessa. All’incontro ha partecipato il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Orvieto, Sergio Finetti. “La città di Orvieto, ha spiegato Calcagni, consta di poco più di ventimila abitanti: negli anni abbiamo subito una serie di scelte che hanno fortemente indebolito il Pil della città, che vanno dalla chiusura delle attività militari all’interno della Caserma Piave al depotenziamento della Stazione Ferroviaria fino alla chiusura del comparto Tessile con la conseguente perdita di tutto il know-how acquisito. Orvieto rischia, con quest’ultima scelta di “ottimizzazione” delle risorse economiche legate ai risparmi eventuali sulla riduzione dei Tribunali minori, di veder scendere il numero degli abitanti residenti, con la migrazione di attività legate, questa volta, al settore della libera professione: commercialisti, avvocati, ecc.. A questo si aggiungerebbe la chiusura di tante altre attività a latere con la conseguente desertificazione del Centro Storico. Non vogliamo assolutamente porre la questione della chiusura del Tribunale di Orvieto in alternativa alla non chiusura di quello di Spoleto, Il settarismo e la contrapposizione non ci appartengono. Abbiamo necessità di creare l’eccezione anche per il Tribunale di Orvieto che vede i suoi ricavi superiori ai costi di gestione, ai quali si aggiungono anche i risparmi legati alla locazione della Sede di proprietà del Comune, con una durata media dei procedimenti pari a giorni 321, che rappresenta una assoluta eccellenza nel panorama della produttività media degli uffici giudiziari. Pertanto Efficienza ed Efficacia, queste le qualità del Tribunale orvietano. Con questi principi, che oggi rappresentano la vera risposta operativa alla grave crisi economica, coniugati con una Giustizia certa e funzionante sui Territori, il Sen. Franco Bruno ha chiuso la riunione impegnandosi a predisporre una Interrogazione Parlamentare da presentare in tempi brevissimi con la quale chiedere la permanenza delle attività del Tribunale di Orvieto. Il contributo di API, pur senza una rappresentanza di governo, è quello di adoperarsi per risolvere i problemi della collettività riportando la fiducia nei cittadini che la politica è necessaria ed indispensabile e non sempre corrisponde alla mera occupazione di “poltrone” e “privilegi “.”
Segue la nota diffusa dal presidente dell’ordine degli avvocati di Orvieto, Sergio Finetti, che riferisce dell’incontro con API
Nella giornata di ieri, 6 giugno 2012, son stato invitato a partecipare a Roma, presso la sede di Alleanza per l’Italia, ad un incontro con il Sen. Francesco Rutelli, econ il Sen. Franco Bruno e con la Sig.ra Cristina Calcagni, per discutere di una importante vicenda che riguarda la città di Orvieto, vale a dire la soppressione del locale Tribunale.
Ho cercato di dare un contributo tecnico e operativo al Sen. Franco Bruno, circa la situazione attuale del Tribunale, ein ordine a tutte le iniziative intraprese, finalizzate al mantenimento in vita della sede Giudiziaria presso la nostra città.
Il Senatore Franco Bruno si è impegnato a predisporre in tempi immediatiuna interrogazione parlamentare, con la quale chiedere la permanenza della attività del Tribunale di Orvieto.
Sentiamo il dovere, come Ordinedegli Avvocati prima, e come cittadini poi, di adoperarci in ogni modo, al fine di scongiurare la chiusura del Tribunale di Orvieto, nella profonda convinzione che esso rappresenti un centro nevralgico, pulsante e produttivo per la nostra città ed un ineliminabile presidio di giustizia e di legalità.
Siamo grati, oggi, per l’attenzione ricevuta dai vertici di API, così comesaremo grati nei confronti di chiunque, nel futuro, si vorrà associare a questa iniziativa, per la quale siamo sempre più convinti che il ruolo legittimo e alto della Politica possa giocare il suo doveroso compito di operare delle migliori scelte per la collettività.
(Avv. Sergio Finetti)