Prende avvio questa settimana, con l’incontro di giovedì 14 giugno alle ore 17.00 presso la sala Polivalente di Sferracavallo, la seconda parte del progetto “Per crescere c’è bisogno di una mano”, iniziativa di promozione e sensibilizzazione sull’affido etero familiare.
“In questa fase – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Orvieto Roberta Tardani – andiamo ad incontrare le associazioni presenti sul nostro territorio. Portiamo il materiale informativo che è stato elaborato ma soprattutto cominciamo ad entrare nel vivo del progetto: parliamo dell’affido etero familiare, cercando di farlo conoscere attraverso le prime informazioni su questo istituto, disciplinato dalla legge 184 del 1983 e modificato dalla legge 149 del 2001, che vorremmo implementare nel nostro territorio. Durante gli incontri daremo informazioni su cosa significa affidamento etero familiare, come si attua, la sua durata e i riferimenti normativi. Verranno fatti diversi incontri con vari gruppi associativi del territorio: associazioni delle famiglie, gruppi parrocchiali e associazioni sportive con le quali cominciamo proprio questo ciclo di incontri. Pensiamo, infatti, che tutti i gruppi possano essere un nucleo fondamentale dove veicolare temi sociali così importanti”.
Il progetto “Per crescere c’è bisogno di una mano” è promosso dall’Ufficio della Cittadinanza della Zona Sociale n. 12; ha preso avvio lo scorso mese di marzo con l’elaborazione del materiale informativo che verrà distribuito durante gli incontri. Gli incontri proseguiranno per tutto l’anno in corso, continuando con gli incontri dei gruppi e proponendo momenti di approfondimento per quelle famiglie o singole persone che vorranno affrontare il tema in maniera più specifica.
L’obiettivo è quello di reperire famiglie al fine di costituire una banca dati per poter dare avvio all’affidamento etero familiare, dando la possibilità a quei minori che stanno vivendo un forte disagio all’interno del proprio nucleo familiare, di essere accolti temporaneamente in un altra famiglia che li supporti nella quotidianità e nei rapporti con il proprio nucleo d’origine.
Il progetto verrà presentato in tutti i Comuni della Zona Sociale n. 12.