di Manuela Pasquino, segretaria FP CGIL Umbria
La soppressione del Tribunale di Orvieto e delle cinque sedi distaccate del Tribunale di Perugia (Città di Castello, Assisi, Foligno e Gubbio), questione non ancora formalizzata da parte del Ministro Severino, ma anticipata in via informale e che dovrebbe divenire realtà entro il mese di settembre, ci preoccupa.
Il lavoro della Commissione tecnica ministeriale si basa su parametri obsoleti e astratti e non tiene conto di importanti questioni legate alla specificità territoriale.
A nostro parere i tagli tradotti in una riorganizzazione della mappa della giustizia umbra rischiano di produrre inevitabilmente un sovraccarico delle altre sedi, creando ripercussioni pesanti sui lavoratori.
Tale scelta non fa che confermare quanto da noi sostenuto negli ultimi anni, ovvero che la politica del precedente Governo ha impoverito la giustizia e di fatto ha portato ad un provvedimento di tagli lineari mascherato da razionalizzazione delle risorse. Ciò significa che i cittadini avranno meno servizi, meno efficienza e maggiori costi.
Insomma, questa è una riforma che si tradurrà solo in un peggioramento della macchina della giustizia.
Chiediamo alla Ministra Severino e al Governo di fermarsi e ascoltare le proposte della FP CGIL. La nostra proposta di speding review garantisce risparmi da reinvestire nell’efficienza, prevede una seria revisione delle circoscrizioni giudiziarie, un moderno progetto di riorganizzazione inspirato ai modelli europei e tagli alle spese inutili.
Contemporaneamente chiediamo ai politici umbri locali e nazionali di intervenire con forza per salvaguardare l’organizzazione giudiziaria umbra.