di Cittadinanzattiva Orvieto
A seguito dell’annunciato ritardo (un ora e trenta) nella presenza dell’assessore regionale Franco Tomassoni e del direttore Generale Vincenzo Panella, nonostante la presenza di altre figure istituzionali e di numerosi cittadini, il presidente Frizza non ha dato inizio puntuale ai lavori, scatenando polemiche tra i presenti che, risentiti si sono auto convocati in assemblea per iniziare a discutere l’argomento all’ordine del giorno onde evitare inutili perdite di tempo; ma, con uno zelo fuori dal comune, il presidente Frizza invitava con toni forti di allontanarsi tutti dall’aula indicando ai concittadini a riunirsi semmai sul terrazzo del palazzo comunale.
Le associazioni presenti hanno ritenuto opportuno rimanere all’interno del palazzo comunale come sede propria, per discutere del problema; per fortuna il presidente del consiglio regionale Eros Brega , alcuni assessori oltre al sindaco e altri componenti del consiglio hanno capito l’importanza dell’iniziativa partecipando addirittura al dibattito avviato da Cittadinanzattiva e dal Tribunale del Malato al quale si sono aggiunti diversi contributi dei presenti. Sono stati esposti i vari problemi di cui soffre la sanità locale, a partire dalle liste d’attesa, alle dotazioni organiche, ai recenti esodi delle figure apicali, ai problemi strutturali e di comunicazione, per poi riportare in consiglio una sintesi delle dichiarazioni,che sono state esposte negli interventi programmati: Gianni Pietro Mencarelli del T.D.M. ha insistito molto sui problemi organizzativi, sulla perdita di attrazione dei servizi anche come conseguenza della mancanza di diversi Primari che è associabile alla perdita in tutta l’Umbria di mobilità attiva da fuori regione,mentre Il procuratore di cittadinanzattiva Mario Tiberi si è soffermato sul pessimo clima aziendale e sul diritto costituzionale alla salute; Paolo Borrello dell’associazione Liberal ha puntato diritto al ridimensionamento dei poteri dei direttori generali sia nella gestione dei bilanci che nella gestione del personale, bocciando una eventuale candidatura dei presenti ad altre funzioni di Commissario qualora i tempi tecnici della riforma prevedano l’attivazione provvisoria di tale figura, auspicando fra i numerosi candidati iscritti negli albi una scelta di merito e non di appartenenza politica. In diversi interventi dei sindaci dei capi gruppo si è manifestata forte la preoccupazione per i nuovi tagli a seguito dei ridotti trasferimenti di risorse del Governo alla regioni che secondo Tomassoni saranno però riassorbiti all’interno di una migliore gestione e razionalizzazione dei servizi stessi, eliminando sprechi e doppioni, ammettendo di fatto un autogol per averli precedentemente creati, ma soprattutto puntando sull’appropriatezza delle prestazioni e sul miglior utilizzo da parte dei Medici di base degli accesi ai servizi quale misura per poter contenere la spesa. Il D.G. ha stigmatizzato le accuse a lui rivolte sul clima aziendale adducendo di aver avviato solo due casi alla commissione disciplinare che invece stando alle informazioni ufficiali risulterebbero molti di più, di cui, uno ha nostra conoscenza avvolto ancora dal mistero,in quanto il corso di formazione di cui si parla, per quanto a noi noto, si sarebbe svolto con ottimi risultai anche per l’utenza che ha beneficiato della presenza di un “ noto chirurgo docente”che per un discreto periodo ha frequentato le sale operatorie del S.Maria della Stella. Insomma, in generale un momento di grandi decisioni e di grandi aspettative affinché l’ospedale di emergenza urgenza lo sia veramente, ed i pochi servizi del comprensorio orvietano siano veramente messi a regime con tutte le risorse necessarie; un nuovo ruolo dei comuni a controllo di tutta l’attività come organismo vicino ai cittadini, in una sanità per i cittadini, dove gli stessi saranno chiamati ad esprimere una propria valutazione anche sull’operato dei sanitari.