Il titolare della azienda aveva dichiarato redditi per circa 20 mila euro, ma solo in quell’anno aveva acquistato due motoveicoli per circa 40 mila euro e, successivamente, aveva preso in leasing 2 fuoristrada e una autovettura, del valore complessivo di circa 130 mila euro. In questo modo è stata attirata l’attenzione della Guardia di Finanza di Orvieto che, dopo oltre un anno e mezzo di lavoro ha trovato una serie variegata di irregolarità fiscali.
L’impresa, operante nel settore agro alimentare, per un anno non ha presentato alcun tipo di dichiarazione fiscale nascondendo al fisco oltre 3,5 milioni di euro, nonostante peraltro, ci fossero movimentazioni, anche bancarie, che attestavano una numerosa serie di rapporti commerciali anche con l’estero; metteva inoltre in atto un contratto di consulenza fasullo, con un’altra società in cui l’imprenditore era cointeressato, con l’emissione di fatture false per circa 250 mila euro.
Inoltre l’azienda negli anni precedenti, pagava, annualmente, imposte tra i mille e i quattromila euro, agevolate e ridotte, in quanto dichiarava di svolgere semplicemente attività agricola; in realtà, le Fiamme Gialle accertavano che ci si trovava di fronte a una vera e propria attività commerciale e che le imposte dovute erano invece di 2,6 milioni di euro. Tra l’altro molte delle lavorazioni sui prodotti agricoli, non venivano svolte sul posto, ma fatte effettuare da terzi, ponendo in essere una vera e propria attività di impresa che, di agricolo, aveva ben poco: in tal senso proprio la vendita di prodotti lavorati e confezionati in maniera industriale, era di gran lunga superiore rispetto a quella di produzione del prodotto vivo, originario della terra.