Riceviamo e pubblichiamo
In qualità di Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Orvieto, in rappresentanza quindi di tutta la locale Avvocatura, l’Avvocato Sergio Finetti prende atto con grande soddisfazione e gratitudine, che il Senatore Franco Bruno,membro della seconda commissione Giustizia del Senato, con il qualenelle settimane scorse aveva avuto un proficuo incontro presso il Senato, organizzato dalla Sig.ra Cristina Calcagni, ha presentato al Ministro della Giustizia una interrogazione con la quale vengono chiesti chiarimenti al Governo, appunto nella persona del Guardasigilli Severino, in merito alle deroghe apparentemente effettuate in relazione alle disposizioni di carattere generale inerenti la norma legislativa relativa all’accorpamento di taluni Uffici Giudiziari, tra cui quello di Orvieto.
In particolare, con detta interrogazione si chiede, in sostanza, per quale motivo si manterrà in vita il Tribunale di Spoleto, anziché quello di Orvieto, che è destinato ad essere soppresso, mentre quest’ultimo ha evidenziato caratteristiche di significativa produttività e virtuosità giudiziaria, e bassi costi, contrariamente all’altro Tribunale umbro, che viene invece ritenuto intangibile senza spiegarne il vero perché.
Con detta interrogazione il Senatore Franco Bruno evidenzia tutta una serie di dati, dai quali risulta la sostanziale e positiva valenza del Tribunale di Orvieto, valenza questa ricavabile proprio in base ai profili indicati dalla Legge Delega, che, nel caso del Tribunale di Orvieto sono stati perfettamente rispettati.
E ciò a differenza di altri Tribunali, che risulterebbero non toccati dal provvedimento di soppressione, che non hanno i requisiti richiesti.
L’Avvocatura Orvientana ringrazia, dunque, il Senatore Bruno, per il richiamato intervento parlamentare, e la Sig.ra Calcagni,che si è prodigata nel sensibilizzare il proprio gruppo politico di appartenenza, affinchè le Autorità Governative venissero a conoscenza, direttamente, ed in forma pubblica, dei dati positivi riguardanti il Tribunale di Orvieto, più volti resi noti dall’Ordine degli Avvocati, e mai riscontrati e comunque mai presi in considerazione dal Ministro e dal Capo Dipartimento per la Organizzazione Giudiziaria.
(Avv. Sergio Finetti)