Sono quasi 650 gli edifici su un totale di circa 1600 che in Umbria sono soggetti all’obbligo di verifica sismica. E’ uno dei dati che emerge dall’aggiornamento al 31 maggio scorso della ricognizione effettuata dalla Regione dell’Umbria in vista della scadenza del termine, fissato al prossimo 31 dicembre da un ordinanza ministeriale, che obbliga i proprietari delle cosiddette opere strategiche (edifici destinati a sedi di amministrazioni pubbliche, ospedali, strutture sanitarie, edifici individuati per la gestione dell’emergenza, strade, ferrovie ecc.) e rilevanti (scuole, teatri, biblioteche ecc.) di procedere alla verifica sismica per le finalità di protezione civile in caso di evento sismico. “E’ una situazione che merita la massima attenzione, afferma l’assessore regionale Stefano Vinti, in quanto questi numeri sono certamente destinati ad aumentare, visto che non tutti i soggetti obbligati hanno provveduto a censire le opere di competenza, e, visto che le risorse a disposizione della nostra regione coprono poco più del dieci per cento delle necessità rilevate soltanto nel settore dell’edilizia scolastica”. Agli uffici regionali sono pervenute le schede di 1545 strutture strategiche e rilevanti (1.216 edifici e 329 ponti).
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