“La non apertura al pubblico del Parco di Villa Paolina a Porano è una vicenda su cui la Provincia di Terni deve rispondere in termini immediati. Lo scorso anno, di questi tempi, l’apertura era già stata garantita grazie all’intervento congiunto di Provincia e Comune. Così come l’apertura è stata garantita negli anni con le precedenti amministrazioni di centrosinistra a guida Enrico Brugnoli”. – Ad affermarlo è il consigliere provinciale Idv Giorgio Santelli che, in merito alla vicenda, ha presentato una interrogazione urgente indirizzata al Presidente della Provincia Feliciano Polli e al vice presidente e assessore al Patrimonio Vittorio Piacenti D’Ubaldi.
“Io capisco le difficoltà di bilancio, ci apprestiamo a lavorare con oltre 13 milioni di euro in meno rispetto al bilancio 2010. Ma ritengo inconcepibile che non si riesca nemmeno ad erogare un contributo minimo per la guardiania di 1.500 euro all’anno per i giorni di apertura e la possibilità di tagliare il prato quando vi sono eventi prestigiosi di sicuro interesse per la comunità. Per questo motivo – prosegue Santelli – mi auguro che sin dalla prossima settimana si possa tornare ad assicurare l’apertura festiva del Parco e che quanto prima si arrivi ad una convenzione definitiva per l’utilizzo della parte pubblica dello stesso. E nella interrogazione depositata da Santelli in Consiglio Provinciale alcune proposte ci sono. Proposte che – afferma – “Sono state più volte comunicate verbalmente al Presidente Polli e al Vice Presidente D’Ubaldi che le hanno considerate interessanti. Ed allora – conclude Santelli – diamoci una data per metterle in pratica”.
Nell’interrogazione il capogruppo dell’Idv oltre a richiedere l’apertura immediata del Parco, propone di definire un comitato di gestione per l’utilizzo pubblico del Parco di Villa Paolina. Un Comitato formato da un rappresentante della Provincia di Terni con incarico di coordinamento, uno del Comune di Porano, un rappresentante del Palazzo del Gusto, e quattro rappresentanti delle associazioni di volontariato locale tra cui la Protezione civile al fine di assicurare una applicazione di quel regolamento per l’uso che la Provincia sta predisponendo. Un comitato che – afferma Santelli – permetterebbe utili sinergie per la valorizzazione dello stesso.
Santelli chiede anche “la possibilità di cedere l’utilizzo della ex casa del custode al Comitato di gestione con l’onere da parte dello stesso comitato di mettere a norma l’impianto elettrico della struttura trasformandola in casa del volontariato provinciale al fine di assicurare un luogo utile allo svolgimento del lavoro dell’associazionismo territoriale, un punto di riferimento per la Protezione Civile che assicurerebbe la presenza in luogo di un mezzo antincendio che fornirebbe ulteriori garanzie tese alla salvaguardia del Parco da eventuali incendi e uno sportello del Punto Europa con attività specifica relativa alla progettazione europea legata a bandi di interesse pubblico per le associazioni di volontariato provinciale”. Infine si chiede anche come possa essere possibile valorizzare ulteriormente la fruibilità del Parco. “Intanto si potrebbe permettere all’interno del Parco la presenza di un punto ristoro affidandone la gestione con apposita gara tra le strutture commerciali del territorio. Una gara che potrebbe rappresentare una fonte di acquisizione fondi per la programmazione di eventi previsti dal regolamento all’interno del Parco. Poi, sulla stregua di alcune buone pratiche messe in atto ad esempio dalla Provincia di Roma Santelli propone di “raggiungere accordi per la realizzazione di una wi-fi zone ad accesso libero all’interno del parco come ulteriore elemento di valorizzazione dello stesso”.
Per quale motivo, di fronte a proposte che sono tese a ridurre i costi e gli oneri della Provincia di Terni per il mantenimento del Parco di Villa Paolina e a fronte di progetti tesi alla valorizzazione e alla fruibilità di un “bene comune” come il Parco di Villa Paolina, non si proceda, anche in attesa della definitiva firma con il CNR per la parte concernente la struttura dedicata all’Istituto di Agroselvicoltura, almeno alla definizione della gestione pubblica del Parco.