BAGNOREGIO – “Ci costituiremo, insieme al Comune di Bagnoregio, parte civile. Per il danno, oltre che morale, anche economico subito. Il turismo è la nostra unica fonte di sostentamento”. Con queste parole giunge puntuale, la replica da parte del presidente del Consorzio Teverina, Paolo Zappi, alla decisione dei veterinari della Asl, di abolire una delle secolari e folkloristiche tradizioni del territorio: la “Tonna di Civita”.
La Lav, lega antivivisezione di Tarquinia, ha presentato, nei giorni scorsi, un esposto sostenendo l’illegalità della manifestazione. Venerdì 1 giugno si è riunita la commissione esaminatrice che ha dato parere negativo sostenendo che, con il decreto ministeriale dello scorso anno, non ci sono più i requisiti necessari per il normale svolgimento della manifestazione equina.
“L’atteggiamento della Lav, nei confronti di questa tradizione secolare – spiega Paolo Zappi – rasenta un animalismo bacchettone e, oltretutto, ingiustificato. La Tonna di Civita di Bagnoregio, tradizione secolare, rinomata a livello internazionale che, da sempre, calamita a sé centinaia di turisti provenienti da tutto il mondo, lega in maniera sana l’uomo e l’animale”. Non è, quindi, la competizione esasperata il principale obiettivo della manifestazione; così come non lo è il maltrattamento degli animali. Vige l’esclusiva regola di una convivenza pacifica.
“I veterinari della Asl – conclude il presidente del Consorzio Teverina – non devono eccedere e seguire, in maniera spasmodica e ingiustificata, le tendenze del momento. Il Turismo è l’anima dell’economia; bisogna lavorare per la sua valorizzazione e la sua promozione, non incentivare decisioni che possano comprometterlo e ostacolarlo”.