CIVITELLA D’AGLIANO – “La scuola è dei bambini. Non incorpora ideologie e non si veste di alcun colore politico. E’ un’istituzione neutra che ha, come unico obiettivo, il diritto allo studio e alla conoscenza”.
Lo urlano, a gran voce, i genitori dei bambini che, la scorsa settimana, hanno costituito il “Comitato per il diritto allo studio”. Una situazione, quella della possibile chiusura della scuola elementare di Civitella, che assume la connotazione della più illogica e incomprensibile disposizione che, certamente, non è stata presa a tutela dei bambini. “La dirigente scolastica – informano dal Comitato dei genitori per il diritto allo studio – sembra aver preso questa decisione a prescindere, da tutto e da tutti, mesi fa; con lei non c’è dialogo, né confronto. Addirittura, dopo aver più volte posticipato la recita di fine anno alla scuola dell’infanzia, per garantire la sua presenza, non è venuta. Così come al consiglio straordinario aperto. Sembra che voglia, in tutti i modi, evitarci, eppure poteva essere un’opportunità di incontro e, magari, di chiarimento”.
Un problema, quello del numero ridotto di iscrizioni (10 rispetto ai 15 previsti per legge) temporaneo. A conti fatti, il prossimo anno si arriverebbe a 17; se non addirittura a 20 iscrizioni. Non occorre rimarcare il danno enorme per l’intera collettività, soprattutto in considerazione del fatto che il plesso scolastico del Comune di Civitella D’Agliano è di recentissima edificazione: realizzato secondo le più recenti normative antisismiche ed oggetto di notevoli investimenti da parte dell’Ente (un mutuo passivo di circa 300.000 euro ancora in corso di ammortamento), finanziamenti regionali e statali per un importo complessivo di oltre 700.000 euro. Di certo un comportamento a dir poco paradossale se si considera il periodo di crisi economica che il nostro Paese sta attraversando e, le persone, “sopportando”.
“Con la dirigente scolastica – affermano i genitori – abbiamo avuto solo un paio di incontri: uno a gennaio, a inizio iscrizioni dove si è parlato, velatamente, delle difficoltà nel raggiungere il numero; l’altro a metà maggio dove ci è stata comunicata, in maniera perentoria, la sua decisione di chiudere la scuola elementare di Civitella . Per noi è fuori discussione l’ipotesi di svegliare i nostri bambini, di appena sei anni, alle 6 del mattino e di fargli fare un’ora di viaggio in scuolabus. Per non parlare di quando sarà inverno. Non possiamo arrenderci a questa decisione assurda: lo facciamo per i nostri piccoli. Chiediamo, alla dirigente scolastica Paola Adami, ancora una volta, un dialogo, al di fuori, delle logiche politiche”.