Sono quindici i proprietari di unità immobiliari oggetto di contestazioni da parte della Guardia di Finanza di Terni, per aver affittato in nero alloggi o unità commerciali, evadendo così le imposte dirette e l’imposta di registro.
Il settore degli affitti è oggetto di costante attenzione da parte delle Fiamme Gialle e si sviluppa attraverso varie modalità operative per l’individuazione delle situazioni a rischio: particolare attenzione viene dedicata, ad esempio, agli annunci su giornali e siti internet, al controllo degli studenti universitari fuori sede, nonché alla classica attività porta a porta. Controllati e risultati non in regola anche alcuni ternani che hanno la disponibilità di appartamenti in multiproprietà in località balneari.
Gli appartamenti oggetto di accertamenti, siti tra Terni e Amelia, sono risultati affittati sia a cittadini italiani che extracomunitari: in tre casi gli importi a nero venivano riscossi, nonostante le parti avessero fittiziamente dichiarato l’utilizzo degli alloggi in comodato, e quindi a titolo gratuito.. Sentiti dalle Fiamme Gialle, in alcuni casi, sono stati proprio gli affittuari ad ammettere il reale importo versato.
A Terni, i finanzieri hanno poi individuato il proprietario di alcuni immobili ad uso commerciale, che ha intascato per l’affitto di due negozi adibiti a bar, oltre 1500 euro mensili in nero per quasi tre anni; contestati, inoltre, circa 60 mila euro percepiti in evasione di imposta, da una signora che aveva affittato senza alcun tipo di contratto, a una ferramenta e a un negozio di abbigliamento.
Le fiamme gialle hanno poi constatato come molti dei pagamenti delle locazioni sono avvenuti non solo con l’ utilizzo del contante, ma anche con bonifici e assegni, mezzi senz’altro più rintracciabili anche a posteriori nel corso dei controlli.