“Tante case senza gente e tanta gente senza casa” slogan che cade a pennello nella situazione italiana e che richiama in maniera sempre più preoccupante la situazione che si va concretizzando anche in Umbria. Una enormità di case invendute, anche nella nostra regione, a fronte del 95% di sfratti motivati da morosità incolpevole. Sono dati da tenere ben presenti nel ripensare le politiche della casa, fondata su un nuovo intervento pubblico”, afferma l’assessore regionale alle politiche abitative Sefano Vinti. “Lo scontro sull’IMU diventa ogni giorno più forte, e non può essere altrimenti. Molto più onerosa per i cittadini, molte meno entrate per i comuni. L’Imu così come è stata concepita dal governo Monti è una tassa che non guarda in faccia ai più deboli. Mentre la patrimoniale sui grandi patrimoni è scomparsa dall’orizzonte politico. La reintroduzione della tassa sulla prima casa e l’aumento esagerato dell’Imu, che non tiene conto della differenza tra valore d’uso e valore di scambio economico, è profondamente ingiusta”, continua Vinti. “Ma non per questo si invita all’evasione. Bisogna calibrare e rendere quanto più possibile equo il sistema di tassazione, che così come è stato concepito non lo è affatto. Non lo è nella rivalutazione catastale del 60%, tanto meno nell’aumentare percentualmente in parti uguali su redditi diseguali. Tanto per capirci non si può tassare nello stesso modo un pensionato o un imprenditore. Non c’è, cioè progressività in base al reddito. Forte penalizzazione fiscale degli immobili che risultano sfitti, da una parte, una Imu con l’aliquota più bassa, dall’altra, possono essere misure concrete da attivare subito, se il governo si ostina a non abolirla”.
25 novembre: ‘Istituto Omnicomprensivo “Raffaele Laporta” ha aderito alle iniziative dei Comuni
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, l'Istituto Omnicomprensivo "Raffaele Laporta" di Fabro...