“I dati estremamente positivi registrati nel mese di marzo hanno permesso all’Umbria di recuperare sostanzialmente i segni molto negativi che invece hanno contrassegnato i mesi di gennaio e febbraio, quando molti comprensori della nostra regione sono stati colpiti da violente nevicate ed un maltempo che paralizzò anche il movimento turistico, oltre ovviamente a creare danni in tutti gli altri settori economici che hanno portatola GiuntaRegionalea decretare lo stato di calamità in quindici comuni umbri. Balza agli occhi il sensibile aumento degli arrivi e delle presenze di stranieri (oltre il 17 per cento in più), che hanno fatto registrare numeri davvero positivi in tutti e tre i mesi presi in esame e che hanno bilanciato la flessione di italiani nei mesi di gennaio e febbraio”. Fabrizio Bracco, assessore regionale al turismo, commenta così i dati raccolti dal Servizio regionale del turismo che saranno pubblicati domani, relativi al primo trimestre dell’anno 2012, precisando che non sono ancora disponibili i dati di marzo del Comprensorio Folignate e quindi sono stati esclusi dal conteggio complessivo. In Umbria, a differenza di gennaio (-3,2% arrivi e -3,2% presenze) e febbraio (-15,2% arrivi e -12,0% presenze), nel mese di marzo si sono registrati dati molto positivi (aumento del 22,97 per cento degli arrivi e del 10,43 per cento nelle presenze). Complessivamente, nel trimestre tutti i comprensori hanno registrato percentuali molto positive. Solo l’Eugubino ha chiuso in negativo sia negli arrivi che nelle presenze (-2,85 arrivi e -0,66 presenze), mentre sono diminuite le presenze nel Perugino (-4,17%) e nell’Amerino (-4,24%). Nel primo trimestre 2012 (Folignate escluso) in Umbria si sono registrati 258.892 arrivi (+4,05 per cento) e 619.066 presenze (-0,73 per cento). Una situazione molto positiva si è registrata nei comprensori Valnerina, Spoletino e Orvietano; percentuali positive negli arrivi riguardano i comprensori Trasimeno, Perugino, Tuderte e Amerino, mentre percentuali positive nelle presenze si sono registrate nel comprensorio Alta Valle Tevere. Solo i comprensori Assisano, Eugubino e Ternano evidenziano percentuali negative sia negli arrivi che nelle presenze.
Negli esercizi alberghieri sono aumentati gli arrivi del +2,64% e diminuite le presenze del -3,09%. Sostanzioso l’incremento dei turisti stranieri (+17,17% arrivi e +8,74% presenze), mentre si registra un calo degli italiani, soprattutto nelle presenze (-0,03% arrivi e -5,38% presenze). Negli esercizi extralberghieri sono aumentati sia gli arrivi (+9,22%) sia le presenze (+3,47%). Positivo l’andamento dei flussi di turisti italiani (+7,99% arrivi e +4,57% presenze), mentre gli stranieri evidenziano un consistente aumento negli arrivi (+20,60%) e una diminuzione nelle presenze (-1,15%).
“L’Umbria nel suo complesso, continua Bracco, si è subito ripresa dalle conseguenze causate dal maltempo a gennaio e febbraio ed i dati finali relativi all’intera regione per il trimestre analizzato ci consentono di chiudere con un incremento negli arrivi ed un sostanziale pareggio anche nelle presenze. E questo non fa che confermare il trend positivo che il nostro settore turistico sta avendo da parecchio tempo a questa parte. Nonostante la crisi economica, la paura di spendere e, in questo particolare caso, un ondata di maltempo eccezionale, l’Umbria insomma cammina ancora spedita grazie alla varietà della sua offerta turistica, culturale ed enogastronomica che, utilizzando il suo grande patrimonio ambientale e storico, la rende costantemente “appetibile” per il mercato italiano e straniero. Gli effetti della crisi mondiale comunque, sottolinea l’assessore, si vedono nei dati relativi alle presenze. E’ chiaro che arriva un maggior numero di persone ma sono tanti quelli che riducono il periodo di permanenza. Su questo versante dovremo lavorare insieme agli operatori per costruire pacchetti turistici che permettano al turista ed al visitatore di allungare la propria vacanza in Umbria. L’azione della Regione continuerà comunque sul versante di una sempre migliore e più efficace promozione, in collaborazione con gli operatori del settore ed anche attraverso la riforma del sistema di promozione e di valorizzazione che contiamo al più presto di rendere operativa con la chiusura dell’Agenzia di promozione turistica regionale e quindi utilizzando anche un nuovo importante strumento come quello di Sviluppumbria per rendere sempre più integrata e completa l’offerta umbra. L’Umbria, conclude Bracco, diventa ancora più protagonista e quindi appetibile se riesce a mettere in vetrina tutte le sue eccellenze, dal paesaggio alla cultura, dall’artigianato all’agroalimentare, dalla storia e le tradizioni dei suoi borghi alle grandi manifestazioni della nostra regione”.