ORVIETO – Tubo nuovo, cerimonia vecchia per la Palombella, mentre da lunedì parte il reclutamento per la sfilata del Corpus Domini. Così Orvieto si prepara ad entrare nei quindici giorni intensi dei festeggiamenti medioevali, tra cerimonie storiche e religiose.
Si comincia il 27 con la Palombella. Dopo l’incidente di percorso dello scorso anno, con la colomba che è volata via ribelle, quest’anno l’Opera del Duomo ha provveduto a realizzare un nuovo tubo in plexiglass per contenerla. Un tubo in tutto e per tutto identico al vecchio che lo scorso anno ha dato forfait. Una molla del sistema frenante si sarebbe sollevata urtando contro il plexiglass e provocandone l’apertura. Questa la spiegazione della dinamica dell’incidente che, nell’edizione 2011, ha provocato l’inedita fuga della colomba. Evento che ha dato adito a cattivi presagi e battute in collegamento con l’allora recente allontanamento del vescovo emerito Giovanni Scanavino.
Sarà ancora monsignor Giovanni Marra quest’anno a presiedere al rituale in piazza Duomo visto della nomina del nuovo vescovo ancora non c’è traccia. E se l’arrivo della nuova guida della diocesi, dopo mille rinvii, era data per certo per il Corpus Domini ora, anche negli ambienti più informati, viene da dubitare anche di questa scadenza. Quanto alle proteste animaliste, quest’anno ancora niente, come conferma il presidente dell’Opera del Duomo Francesco Venturi, in linea comunque con la tendenza degli ultimi anni.
Chi annuncia invece importanti novità, senza rivelare troppi dettagli, sono invece gli organizzatori del corteo storico del Corpus Domini (10 giugno). Dal 7 maggio, tanto per cominciare, inizierà il reclutamento per la sfilata di quest’anno. Chiunque può recarsi alla sede del corteo storico (presso la ex caserma Piave) per presentare la propria candidatura ed avere tutte le informazioni sulle modalità di svolgimento dell’evento. Da alcuni giorni poi è on line il nuovo sito del corteo all’indirizzo www.corteostoricoorvieto.it. La veste è completamente rinnovata e ampio spazio è riservato al forum dove è possibile postare idee, suggerimenti, critiche in piena libertà.
Intanto, si sono perse le tracce del progetto di musealizzazione dei costumi nella chiesa di San Francesco al quale si era fatto cenno lo scorso anno poco dopo l’insediamento dell’assessore alla Cultura e al Turismo, Marco Marino. Un’idea che avrebbe anche dovuto risolvere l’annoso problema della sede dell’associazione Lea Pacini ma soprattutto dei costumi, la cui sopravvivenza è in pericolo nella sede poco salubre della ex caserma Piave. A questo si uniscono i problemi di sempre della scarsità dei fondi a disposizione, con le istituzioni sempre più latitanti.