ORVIETO – Ci sono anche tre orvietani tra le otto persone finite in manette lunedì nell’ambito dell’inchiesta della procura di Mondovì su forniture di gasolio taroccate. Vittime: caselli autostradali e caserme della Polstrada che venivano rifornite di gasolio in quantità inferiore a quanto dichiarato. Il “fondo nero” di gasolio, secondo quanto accertato dalle indagini, veniva poi rivenduto altrettanto a nero ad acquirenti compiacenti.
Le accuse sono infatti di frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata per cinque persone e ricettazione per i tre orvietani, tutti incensurati, accusati di aver acquistato il carburante. Si tratta di un autotrasportatore di 64 anni e un imprenditore agricolo di 34, entrambi destinatari di custodia cautelare. La ditta coinvolta – la “X Fuel” di Avezzano – gestisce appalti con la società Autostrade per l’Italia su tutto il territorio nazionale. All’operazione, battezzata con il nome in codice di “No fuel”, hanno partecipato anche vari comandi della Polstrada e vari Nuclei tributari della Guardia di Finanza, tra cui appunto quelli di Orvieto.