di Giancarlo Busti
I Solenni festeggiamenti in onore di Santo Venanzio martire, appena terminati, saranno ricordati dalla piccola comunità locale come una celebrazione particolarmente efficace e partecipata alla festa del patrono. Al calore delle cerimonie religiose per le Cresime e le Comunioni che hanno visti protagonisti numerose famiglie alla presenza dell’Arcivescovo
Giovanni Marra, Amministratore Apostolico della Diocesi di Orvieto-Todi, si è sommato quest’anno uno spirito semplice e sobrio che ha coinvolto tutte le principali espressioni della socialità locale in una specie di gara di sentita partecipazione. A dare inizio ai festeggiamenti, nel salone della Serra comunale, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale, è stata l’Unitre con la messa in scena della “Vita di Santo
Venanzio martire”, curata dalla stessa Presidente dell’Associazione Gina Ubaldini e interpretata da applauditi e spontanei attori locali della più diversa estrazione sociale. Gli ha fatto eco una suggestiva rappresentazione storica organizzata dai giovani della Pro- Loco sui giardini all’aperto del parco comunale, con tanto di soldati romani in costume, cavalli, fiaccole, suono di chiarine e toccanti immagini rievocative del miracolo della sorgente di acqua pura sgorgata dalla roccia per intercessione del santo con un semplice colpo di spada. I priori, rappresentati per l’occasione da Luca Marchetti, in collaborazione con il Centro “Il Girasole” di Morrano, hanno quindi proposto e curato la presentazione del libro “ Parole e immagini” di Vera Bianchini, molto apprezzato e commentato con numerosi interventi dei relatori e del pubblico. Rosalba Farnesi ha presentato invece un’iniziativa di beneficienza con una mostra mercato di terracotte in nome e per conto dei Lions. Non poteva mancare infine il valido contributo della splendida Corale di Santa Rita e della Banda Musicale di San Venanzo che unitamente alla confraternita della Misericordia ed all’ A.S.D San Venanzo, hanno accompagnato tutte le fasi più suggestive dei riti religiosi, dell’arrivo della fiaccolata e della tradizionale Processione per le vie del paese. Tutto molto ben riuscito, insomma, ed a finire in gloria ci ha pensato il divertente spettacolo “ Poretta a me” della Compagnia teatrale amatoriale di Sugano seguito dagli immancabili e applauditissimi fuochi di artificio a cui è affidata da sempre la chiusura ufficiale della festa.