ORVIETO – L’11 maggio scorso presso la Facoltà dei Beni Culturali di Fermo alcuni studenti delle classi 4^ e 5^ B (Composizione e Progettazione) del Liceo Artistico di Orvieto, e con loro i docenti Irene Nicolosi e Fabrizio Boggi, hanno ricevuto il premio per il concorso “Il Bene che Vorrei” a cui avevano partecipato cinquanta scuole italiane, per complessivi mille i lavori presentati.
I vincitori per la categoria A: Vladislav Ganzen e Yindi Erika O’Connell (Cl. 4° B) hanno presentato un elaborato intitolato “Sotto gli occhi di tutti” realizzato con tecnica mista su cartoncino; per la categoria B: Paolo Benella, Elisa Delli Poggi, Camilla Grimaldi, Michela Nodari (Cl. 4° B) hanno realizzato una rappresentazione grafico-pittorica dal titolo: “A spasso nel tempo per Piazza della Repubblica”, tecnica mista su cartoncino. Il gruppo della classe 5° B: Simone Annulli, Monia Banella, Alessandra Basili, Gabriele Billi, Marta Carnieri, Jacopo Casasole, Elia Corsi, Nicoletta Fossati, Alessia Gallo, Raffaella Guerrini, Veronica Manfredini, Nicolò Passero, Bianca Pifferi, Margherita Vella, Nikola Vuletic, ha presentato invece un cortometraggio intitolato “Impara l’Arte e mettila da parte”. Ai vincitori sono stati assegnati tre premi per complessivi 2.500.00 euro.
Nel corso della premiazione il preside della facoltà Enzo Catani ha ribadito l’importanza dei Beni Culturali come patrimonio artistico da preservare e di come negli ultimi tempi questa salvaguardia sia stata trascurata; e per i ragazzi che hanno aderito con grande entusiasmo ed interesse al concorso ha formulato l’auspicio perché il loro futuro occupazionale possa essere proprio nel settore del recupero del patrimonio culturale troppo spesso dimenticato o lasciato in stato di totale abbandono e degrado.
Diversa seppure simile nelle finalità, l’esperienza effettuata dalla classe 4° C della sezione Beni Culturali sempre del Liceo Artistico di Orvieto che, insieme alle docenti Irene Nicolosi (Discipline Plastiche) e Silvia Michelangeli (Filosofia) ha effettuato uno stage riguardante il restauro nella città di Urbino. Tra tutti i viaggi di istruzione, lo “stage” è quello che più caratterizza l’indirizzo di Beni Culturali, perché permette di toccare con mano tecniche che a scuola vengono studiate solo a livello teorico. E così che, oltre ad aver assistito a lezioni teoriche tenute dal prof. Michele Papi nel laboratorio dell’Università di Restauro, gli studenti hanno avuto la possibilità di intervenire direttamente su una tela della seconda metà del 600’, eseguendo la foderatura (con l’uso di strumenti come il tavolo a bassa pressione), l’intelaiatura e la stuccatura.
Inoltre, hanno realizzato la tecnica dell’affresco, finalizzata a capire come poter svolgere operazioni di restauro su di esso. Durante il nostro soggiorno hanno poi visitato i monumenti più importanti della città: il Palazzo Ducale, la Galleria Nazionale delle Marche, Museo Archeologico, la Mostra: “La Città Ideale”, la Casa di Raffaello, il Duomo, la chiesa di San Domenico, la chiesa di Santa Chiara, la fortezza di Albornoz e la mostra di incisione presso il Collegio Raffaello. Ma anche l’Accademia delle Belle Arti e l’ISIA dove hanno potuto respirato profumi e sensazioni di un loro possibile futuro. E’ per questo che auspicano, per i successivi anni scolastici, nuove opportunità di stage per gli allievi del Liceo Artistico. Opportunità da tradurre in possibilità occupazionali.