Lavo le mie mani nella tua innocenza
e mi sciolgo dal nodo del peccato,
e se percorro le vie della paura antica
incontro figure nuove, vestite appena
del loro essere caste per vocazione
dopo la leggerezza dell’amplesso.
E non mi turba, ora, il mio essere
diverso da quello che non sono
mai stato. Ora mi sento padrone
di ogni peccato, avendolo sparso
per questo mondo, sul corpo
di tutte le donne amate.