Dopo il successo della commemorazione del Titanic con “Naufragio con spettatori”, Gianni Abbate presenta in anteprima a Valentano, venerdì 25 maggio alle ore 17,30 presso la Biblioteca comunale, il suo adattamento de “I promessi sposi”, ovvero una storia d’amore solo in apparenza, con musiche eseguite dal vivo dal M. Fabio Barili. Il recital spettacolo sarà poi sabato 26 maggio alle ore 21,15, al Teatro dei Calanchi di Lubriano. Lo spettacolo, vuole essere un incontro fra Alessandro Manzoni, uno degli scrittori italiani più famosi al mondo, e i compositori dell’Ottocento italiano al fine di mettere in scena il nostro paese: un’Italia con le sue virtù, i vizi e le contraddizioni, capaci, pur sempre, di emozionare.
Il 1600, l’epoca in cui è ambientato il romanzo, è un periodo particolarmente caotico, privo di un senso della legge, nel quale lo Stato è forte con i deboli e indulgente con i forti. Manzoni trasmette questa visione (che probabilmente nel ’600 è al massimo grado), ma tenta anche di farci capire che questo fenomeno non è legato solamente a quel periodo specifico, ma comune a qualsiasi epoca storica e a ben vedere anche la nostra epoca non è da meno. Non manca poi, nei “Promessi Sposi”, una certa fine ironia, messa in risalto in questa riduzione, che mentre mette in ridicolo personaggi e situazioni, ne compatisce la sorte; essa impregna quasi tutto il romanzo, ne caratterizza lo stile narrativo e varia dal sarcasmo beffardo, alla satira sferzante, allo scherzo leggero. Lo scrittore usa toni pesanti e di condanna soprattutto nei confronti di personaggi d’autorità, sia politiche che religiose. Il progetto di Gianni Abbate, inoltre, mette in scena una duplice sfida: anzitutto quella di far “sfilare” personaggi come Don Rodrigo, Fra Cristoforo, Lucia, l’Innominato, Renzo e il popolo, come figure shakespeariane, quasi ognuna dovesse duellare prima di tutto con se stessa; e per mettere in luce in che modo la lingua di Manzoni, anche senza l’intervento della Provvidenza, continui a essere polifonica, polemica e poetica, incredibilmente contemporanea e teatrale. Ricordiamo che all’interno del Teatro dei Calanchi c’è da vedere la mostra dell’artista Benito Saluzzi.