“La cosa grave è che stiamo andando avanti in una situazione di emergenza”. Ad affermarlo, Paolo Dottarelli ( nella foto) sindaco di Bolsena, nel corso dell’incontro di Cobalb, fortemente voluto da direttore generale Massimo Pierangeli, con i Comuni soci dell’azienda, ieri mattina, nella sede della Provincia di Viterbo.
“La Talete sono due anni e mezzo che non risponde alle nostre richieste, nonostante ci sia un ricorso al Tar. La preoccupazione vera è rivolta al futuro prossimo; non sappiamo cosa succederà, da qui a poco tempo. Fortunatamente sono stati stanziati, recentemente, da parte della Regione Lazio, 200.000 euro, che permetteranno di affrontare, serenamente, la stagione estiva”.
La mancanza di incorporazione in Talete, come deliberato dall’Assemblea Cobalb, sta creando un danno economico notevole. Le spese mensili si aggirano intorno ai 70.000 euro; 60.000 sono quelli destinati solo ed esclusivamente al consumo dell’energia elettrica. Inoltre, l’aggravante, a una situazione, già disastrosa di suo, è il taglio dei finanziamenti (700.000 euro) da parte della Pisana. L’ indebitamento aumenta, così come il disagio finanziario da parte dell’azienda nata, nel 1990, per la realizzazione di un collettore circumlacuale per la raccolta delle acque reflue e il conseguente convogliamento all’impianto di depurazione.
“Da sindaco come posso spiegare ai miei cittadini che il Comune di Bolsena potrebbe addossarsi un mutuo perché le istituzioni non rispondono? Noi – ha concluso Dottarelli – non ci stiamo, e in questo caso siamo perentori: o Cobalb entra in Talete, o no. La Regione, a questo punto, ci ridia i 700.000 euro che ci ha tagliato. E, chi ha la responsabilità, si assuma l’impegno, e il coraggio, di offrire risposte concrete alle nostre domande”.
Il sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti, che non ha potuto partecipare all’incontro, afferma che “a tutti i sindaci dei Comuni soci va la mia piena solidarietà per il periodo critico, a livello finanziario, che l’azienda sta attraversando”. “Solo una cosa, sinceramente, mi è di difficile comprensione. Quasi paradossale. Non riesco a capire, a questo punto, perché l’Ato, invece di inviare lettere che ostentano toni minacciosi di commissariamento per tutti i comuni non confluiti in Talete, non si occupa di chi ne fa esplicita richiesta. Questo, il caso specifico di tutti i Comuni soci di Cobalb che aspettano, da oltre due anni e mezzo, risposte oltre che doverose, concrete e certe”.