Il risanamento del bilancio può passare solo attraverso le maggiori entrate derivanti da una crescita delle attività ( turismo, edilizia, manifatture e agroalimentare) tipiche di Orvieto e capace di allargare la base impositiva per le tasse e i servizi a pagamento erogati dal Comune.
I tagli alla spesa restano indispensabili per gli sprechi, ma illudersi di risolvere con l’abbattimento dei costi dei servizi alla popolazione è dilettantesco e dannoso.
Per sviluppare il turismo la città possiede tutte le infrastrutture necessarie : Mobilità, Ricettività, Centro congressi e da qualche giorno un adeguato sito internet, ecc..
Ma che aspettate a mettere in sinergia tutte queste cose ? Fate un piano, fate qualcosa, almeno provateci.
Assessore Brugiotti, Orvieto è bellissima con il suo centro storico e nel contempo orrenda nel suo suburbio. Cosa aspetta a presentare o promuovere dei piani di recupero che prevedano di “radere al suolo” certi comparti edilizi di Sferracavallo, dello Scalo e non solo, in modo da poter rilanciare l’edilizia a Orvieto senza aumentare un metro di cubature e ridare un aspetto accettabile alla città nel suo complesso.
Si può e si potrebbe continuare … ma vorrei prima capire se anche questo prossimo appuntamento per l’approvazione del bilancio comunale sarà un’altra occasione sprecata per non muovere questi temi e se, invece, i consiglieri comunali saranno ancora chiamati a pronunciarsi sulle modeste e a volte improbabili spending rewiew redatte dal mio amico Pizzo.
Temo che si tratterà ancora di questo e nel caso non farò mancare le mie puntuali osservazioni.
Però che noia, che inadeguatezza.